I partecipanti al Super Cashback vedono ormai il traguardo all’orizzonte, pronti a un ultimo scatto per lasciarsi alle spalle i concorrenti. Diamo uno sguardo alla classifica aggiornata ad oggi, martedì 8 giugno, per capire a chi e in che modo saranno assegnati i 1.500 euro del bonus extra previsto dal programma Cashback di Stato.
Super Cashback: quante sono le transazioni necessarie?
Secondo i dati odierni, sono necessarie almeno 521 transazioni per piazzarsi in modo temporaneo alla posizione 100.000, l’ultima di quelle utili per sperare di allungare le mani sul ricco contributo. Il primo dei grafici riportati qui sotto fotografa la netta accelerazione registrata dall’inizio di maggio in poi.
Da un semplice calcolo apprendiamo che la media delle spese quotidiane da eseguire, considerando l’intero periodo dell’iniziativa (dall’1 gennaio in avanti) si attesta a 3,28. Ben diversa la situazione se si prende in esame quanto avvenuto a partire dall’1 maggio, con la soglia salita fino a 5,56.
Provando a cimentarci in una previsione a fine giugno, dovrebbero essere necessarie almeno 593 transazioni. Del tutto probabile che si arriverà a raggiungere e superare la soglia delle 600.
Nell’ultimo grafico è rappresentata la frequenza dei pagamenti mensili eseguiti per occupare la posizione 100.000: 43 a gennaio, 68 a febbraio, 90 a marzo, 103 a aprile e 164 a maggio. La colonna relativa a giugno è ovviamente frutto di una stima, ma la quota 200 sembra a portata.
Gli aventi diritto riceveranno i 1.500 euro del Super Cashback direttamente sul conto corrente, all’IBAN indicato, insieme al rimborso del 10% sulle spese effettuate in negozio (fino a un massimo di 150 euro).
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Doveroso come sempre sottolineare che si tratta di conteggi e calcoli temporanei: possono infatti trascorrere diversi giorni prima che le transazioni siano correttamente e definitivamente registrate dal sistema, contribuendo così a definire le evoluzioni della classifica. Chiudiamo ricordando il giro di vite finalmente operato nelle ultime settimane nei confronti dei furbetti, penalizzandoli per le microtransazioni.