Oltrepassata da ormai un paio di settimane la metà del semestre, diamo uno sguardo ai nuovi numeri relativi al Super Cashback, così da capire come stanno evolvendo e per provare a formulare una previsione delle transazioni necessarie per ottenere il bonus extra previsto dall’iniziativa Cashback di Stato.
Super Cashback: quante transazioni per i 1.500 euro?
Secondo le statistiche ufficiali di oggi, sono necessari 232 pagamenti per rientrare nelle prime 100.000 posizioni della classifica e ambire così da allungare le mani sui 1.500 euro. Di seguito il grafico che mostra la variazione registrata dal mese di gennaio a oggi.
Risulta ormai pressoché costante, da qualche settimana, la media delle spese quotidiane da effettuare: attualmente si attesta a 2,25. Un mese fa era a 2,08, due mesi fa invece a 1,68. Lecito pensare a un ulteriore aumento, seppur più contenuto, da qui a fine giugno.
È come sempre doveroso ricordare che si tratta di conteggi indicativi e di conseguenza da prendere con le pinze. Per la corretta e definitiva registrazione delle transazioni, oltre che per la loro comparsa all’interno dell’applicazione IO, possono trascorrere diversi giorni.
Possiamo ad ogni modo tentare di cimentarci con una previsione a fine giugno: sulla base dei numeri di oggi, ne serviranno almeno 408 per rientrare nelle prime 100.000 posizioni.
Chi avrà diritto al Super Cashback lo incasserà entro la fine di agosto tramite bonifico sul conto corrente, all’IBAN indicato, insieme al rimborso del 10% sulle spese effettuate nei negozi. Quest’ultimo avrà un importo massimo di 150 euro e sarà erogato a chi avrà eseguito almeno 50 pagamenti nel periodo utile (gennaio-giugno 2021).
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Ricordiamo infine che, la scorsa settimana, il Senato ha confermato il prosieguo dell’iniziativa, bocciando la mozione Ciriani sostenuta tra gli altri da Fratelli d’Italia e da alcune forze del centrodestra che auspicavano uno stop anticipato. Rimane da risolvere il problema dei furbetti, coloro che con il solo obiettivo di scalare la classifica generano un gran numero di transazioni ravvicinate con importi minimi, mettendo talvolta in difficoltà gli esercenti (soprattutto i benzinai).