Alla fine, il 30 giugno è arrivato. Si chiude oggi il primo semestre del Cashback di Stato, con tutta probabilità anche l’ultimo. A mezzanotte i giochi saranno fatti, poi i partecipanti al Super Cashback non dovranno far altro che attendere la pubblicazione della classifica finale, prevista entro il 10 luglio, per capire se riusciranno ad allungare le mani sul ricco bonus extra.
Super Cashback: quante transazioni servono?
I dati di oggi dicono che per stazionare alla posizione 100.000, l’ultima di quelle utili, è necessario aver eseguito 740 pagamenti dall’1 gennaio in poi, con uno dei metodi supportati dall’iniziativa (carte di credito, di debito, bancomat o applicazioni). Dal grafico emerge chiara l’impennata dell’ultimo periodo.
Calcolatrice alla mano, considerando l’intero semestre, la media delle spese quotidiane si attesta a 4,09, ma prendendo in esame il solo mese di giugno si arriva a 9,07. Numeri che non hanno bisogno di spiegazioni.
Per completezza, alleghiamo un’ultima volta anche il grafico che mostra come è andata crescendo nel tempo l’indicazione relativa alle previsioni formulate nel corso dei mesi. La soglia finale sarà superiore a 740 in conseguenza al conteggio delle transazioni generate in questi giorni.
Le transazioni mensili eseguite da chi si è piazzato alla posizione 100.000 sono risultate 43 a gennaio, 68 a febbraio, 90 a marzo, 103 in aprile, 164 a maggio e 272 a giugno.
Tra pochi giorni, gli aventi diritto riceveranno conferma dell’ottenimento dei 1.500 euro previsti dal Super Cashback. La cifra sarà poi accreditata sui loro conti entro fine agosto, insieme al rimborso del 10% sulle spese effettuate nei negozi (quest’ultimo fino a 150 euro).
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Rimarrà da capire se il giro di vite promesso nei confronti dei furbetti andrà a ridisegnare la classifica, almeno nelle sue ultime posizioni. Intanto, il mondo della politica sembra improvvisamente essersi destato da un sonno profondo, con interventi di pancia (nonché tardivi) sul tema, in seguito alla notizie relative alla sospensione del programma che hanno in verità tutta l’aria di un addio definitivo.