Con oltre mezzo miliardo di transazioni già processate, il Cashback di Stato si avvicina al termine della sua prima fase: diamo uno sguardo all’ultimo aggiornamento della classifica stilata in base al numero di pagamenti effettuati, che a fine giugno assegnerà il Super Cashback a coloro piazzati nelle prime 100.000 posizioni.
Aggiornamento (05/05/2021): il numero di transazioni minime è salito a quota 325, online un approfondimento sul reale numero di coloro che concorrono al bonus extra.
La classifica delle transazioni per il Super Cashback
I dati di oggi, martedì 4 maggio, ci dicono che sono necessarie almeno 318 spese per rientrare nell’ultimo degli slot disponibili. È la soglia minima per poter sperare di ambire al bonus extra previsto dal programma. Nel grafico qui sotto la variazione registrata da gennaio a oggi.
Calcolatrice alla mano, risulta una media pari a 2,56 pagamenti quotidiani dal primo giorno dell’anno in poi. Per capire come il valore sia andato variando nel tempo è sufficiente citare che si attestava a 2,29 il 4 aprile, a 1,97 il 4 marzo e a 1,51 il 4 febbraio.
A tal proposito, riportiamo di seguito la rappresentazione grafica del volume minimo di transazioni generate per la posizione 100.000 nei primi quattro mesi.
Sulla base dei numeri di oggi, possiamo cimentarci in una previsione a fine giugno: ne serviranno almeno 464 per allungare le mani sul Super Cashback. È comunque lecito attendersi un ulteriore incremento, almeno finché per coloro che hanno accumulato un ritardo troppo ampio risulterà impossibile colmare il gap.
Ricordiamo che i 1.500 euro saranno accreditati sul conto corrente degli aventi diritto, all’IBAN indicato, entro la fine di agosto. Arriveranno insieme al rimborso del 10% sulle spese effettuate nei negozi, quest’ultimo fino a un massimo di 150 euro.
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Nei giorni scorsi è tornata in auge la questione legata ai furbetti, coloro che pur di scalare posizioni della classifica effettuano un gran numero di transazioni ravvicinate con importi irrisori. Ad essere presi di mira sono anzitutto i benzinai: c’è chi ha minacciato di sporgere denuncia, ma non trattandosi di un comportamento illecito, il procedimento è inevitabilmente destinato a risolversi in un nulla di fatto. Un problema concreto, che dev’essere affrontato, come ribadiamo ormai da mesi su queste pagine e come promesso (seppur tra le righe) anche dal mondo della politica.