Diamo uno sguardo al numero minimo di transazioni che sarà necessario aver eseguito entro fine giugno per ottenere il Super Cashback da 1.500 euro, il bonus extra previsto dal programma Cashback di Stato riconosciuto ai 100.000 cittadini partecipanti che al termine del semestre occuperanno le posizioni più alte della classifica per numero di spese effettuate nei negozi.
Super Cashback: quante transazioni servono?
Secondo i dati di oggi, martedì 9 marzo, servono 135 pagamenti per rimanere ancorati all’ultima delle posizioni utili. Da un semplice calcolo diventano 1,99 ogni giorno e poco meno di 14 a settimana. Di seguito il grafico stilato da gennaio a oggi.
Seppur con qualche rallentamento, prosegue il trend di crescita registrato negli ultimi due mesi. Dando un’occhiata ai numeri precedenti, la soglia minima delle transazioni quotidiane si attestava a 1,32 il 25 gennaio, 1,38 il 28 gennaio, 1,51 il 4 febbraio, 1,54 l’8 febbraio, 1,65 il 12 febbraio, 1,70 il 16 febbraio, 1,78 il 19 febbraio, di nuovo 1,78 il 23 febbraio, 1,89 il 26 febbraio, 1,87 il 2 marzo e 1,98 il 5 marzo.
Così come più volte ricordato anche da PagoPA che si occupa dell’applicazione IO, è da considerarsi un conteggio indicativo in quanto potrebbero trascorrere anche diversi giorni prima che i pagamenti siano correttamente e definitivamente registrati.
Sulla base dei dati odierni possiamo ad ogni modo cimentarci con una previsione a fine giugno: secondo la proiezione ne serviranno almeno 359 per aggiudicarsi il Super Cashback.
I 1.500 euro del bonus extra saranno accreditati mediante bonifico su conto corrente all’IBAN indicato dai cittadini, insieme al rimborso del 10% delle spese effettuate nei negozi, quest’ultimo fino al raggiungimento della soglia massima fissata in 150 euro.
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Negli ultimi giorni sono tornate a farsi sentire con insistenza le voci in merito a una possibile sospensione del Cashback di Stato, rimbalzate sulle pagine delle testate nostrane così come sulle bacheche dei social network. La verità è che nulla è stato deciso: di certo non ci sarà uno stop improvviso, ma una revisione delle norme che lo regolano è necessaria al fine di migliorarne i punti deboli fin qui emersi.