Un altro furbetto del Super Cashback in azione presso una stazione di rifornimento, questa volta a Rovereto (TN). A riportare la notizia nel fine settimana la stampa locale, condividendo il messaggio lasciato dal benzinaio sulla pompa. L’episodio è del tutto simile a quelli che abbiamo già riportato dall’inizio dell’anno su queste pagine, segnalati a Trescore Cremasco (CR), Caraglio (CN) e Nervesa della Battaglia (TV).
Furbetti del Super Cashback: a Rovereto (TN) lo sfogo di un benzinaio
L’obiettivo dello strisciatore seriale è ancora una volta quello di scalare la classifica e rientrare a fine giugno tra i 100.000 cittadini che hanno eseguito il maggior numero di transazioni, aggiudicandosi così i 1.500 euro previsti dal programma Cashback di Stato. Questa la supplica del gestore.
Scusa tu con la Peugeot bianca che vieni tutte le mattine per fare il Super Cashback e mi fai una decina di transazioni da 0,80 euro, ti chiedo cortesemente di smettere perché per noi sono un costo tra operazione e carta che sprechi. Grazie…
Doveroso ribadire che la pratica, seppur scorretta e condannabile poiché va a impattare sugli impianti di erogazione e su chi prende parte in modo corretto all’iniziativa, non costituisce alcun illecito. Le modalità stabilite per assegnare il Super Cashback non vietano di eseguire più pagamenti ravvicinati e non stabiliscono alcuna soglia minima di importo, mostrando così il fianco ad abusi di questo tipo.
Si tratta però certamente di un problema che si spera possa essere al più presto preso in considerazione e risolto. Ad oggi non sono purtroppo da segnalare novità se non quelle relegabili al campo delle ipotesi: da alcune settimane si parla di un possibile giro di vite chiesto a gran voce tra gli altri dalla Federazione Italiana Impianti Stradali Carburanti, ma nulla si può fare senza l’intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Vedremo come si muoverà il Governo Draghi su questo fronte.
[gallery_embed id=175777]
A fine gennaio su queste pagine abbiamo pubblicato un elenco di 10 proposte per migliorare il Cashback di Stato, suggerimenti per mantenere e potenziare ciò che di buono ha l’iniziativa, intervenendo sulle sue criticità. Al punto numero uno proprio la questione relativa ai furbetti.
Introdurre un limite al numero di pagamenti ravvicinati eseguiti presso il medesimo commerciante potrebbe costituire una soluzione tecnicamente percorribile in virtù del fatto che il sistema riceve un identificativo relativo al negozio e può utilizzarlo come discrimine per la gestione di un filtro legato all’orario dell’operazione. Qualcuno ha ipotizzato di limitare i pagamenti presso lo stesso esercente ad uno al giorno, ma ciò penalizzerebbe chi ad esempio sceglie la carta di credito o l’app per pagare il caffè al bar. E se fosse non più di uno ogni due ore? Questo potrebbe scoraggiare pratiche poco utili allo scopo quali lo smezzare la spesa al supermercato, l’effettuare più rifornimenti in pochi minuti e altre simili malsane forzature.