L’ufficialità sarà decretata soltanto nei prossimi giorni, ma ormai possiamo dirlo: la classifica del Super Cashback è ormai ufficiosamente definita. La previsione che abbiamo proposto nei giorni scorsi ha infatti trovato nuove conferme e l’ultimo aggiornamento sembra decretare la fine dei giochi. Ecco perché.
Cashback: le ultime transazioni?
Nella giornata di ieri il sistema contava complessivamente 758.295.851 transazioni elaborate, oggi invece ne conta 758.305.621: nelle ultime 24 ore, insomma, il sistema legato al Cashback ha elaborato soltanto 9.770 nuove transazioni. La cifra è del tutto minimale se si calcola che solo nell’ultima giornata valida (il 30 giugno) sono state computate 5.824.455 transazioni. Quest’ultima cifra è importante anche per capire quante siano state le transazioni gestite in relazione proprio all’ultima giornata: appena 2.304 in più rispetto a ieri, il che sembra suggerire il fatto che sia in gestione ancora un numero limitato di operazioni anche relative ai giorni antecedenti, pur se in cifre ormai sempre più ridotte.
Con ogni probabilità il numero delle transazioni gestite non supererà quota 5.850.000, insomma. L’attuale soglia delle 786 transazioni per ottenere il premio dei 1500 euro sarà molto probabilmente confermato, oppure potrebbe salire al massimo a 787: non prevediamo scostamenti più importanti di questa entità. Gran parte dei partecipanti a questa corsa, insomma, già sa di avercela o di non avercela fatta: il dubbio rimane per circa 2000 cittadini, per i quali saranno determinanti sia le ultime transazioni registrate, sia l’orario di esecuzione dell’ultima transazione (discrimine per regolare gli ex-equo).
Sono 2,5 milioni i partecipanti al Cashback che hanno fatto registrare più di 100 transazioni e con ogni probabilità almeno 1 milione ha tentato di scalare le prime 100 mila posizioni. Uno su 10 ce l’ha fatta, ma non tutti ne hanno ancora la certezza.
Tutto finito, insomma?
Al termine dei giochi, tuttavia, resteranno i dubbi legati ai ricorsi. In questi giorni il sistema dovrebbe contestare le transazioni di piccola entità che si considerano non compatibili con il regolamento e che per semplificazione possiamo far ricadere nel perimetro dei “furbetti”. Queste contestazioni e le relative controdeduzioni potranno nuovamente assestare la classifica, ma con ogni probabilità si tratterà di spostamenti minimali. Impossibile però definirne l’entità, poiché ad oggi non sono disponibili dati circa queste contestazioni ed il loro effettivo impatto sulla classifica. I giochi resteranno aperti, insomma, ma difficilmente il risultato potrà cambiare di molto.