Il decreto che stabilità le nuove norme sulle attività possibili in Italia è in arrivo già forse nella giornata di domani. Dopo l’incontro tra Governo e Regioni, infatti, è andata delineandosi una sostanziale uniformità di approccio delle istituzioni su questo fronte: se si vogliono evitare le chiusure occorre stringere le fila attorno al Green Pass ed occorre limitare gli spazi di movimento per i non vaccinati. Così sarà anche per l’Italia dopo che Austria, Germania, Grecia e altri Paesi europei hanno già dato un fermo giro di vite.
Green Pass
La cabina di regia è stata convocata per la giornata di domani, il che lascia intendere una accelerazione decisa per evitare che i numeri del contagio possano ulteriormente aumentare e mettere in crisi nuove regioni (Bonaccini ha lasciato intendere come in tempi brevi l’Emilia Romagna sarebbe a rischio zona gialla, ad esempio). Convocato anche il Consiglio dei Ministri e da qui la sensazione che si possa passare direttamente all’approvazione del decreto.
Arriva il “Super Green Pass“? Non è chiaro, ma sembra acclarato il fatto che, per i non vaccinati, le libertà di movimento in spazi pubblici saranno ulteriormente ridotte. Le decisioni ballano tra l’obbligo di mascherina generalizzato all’aperto, la data di inizio delle nuove restrizioni (molto probabilmente entro l’8 dicembre) ed i limiti di spostamento con i mezzi pubblici. Da decidere anche il da farsi per quanto concernente gli obblighi vaccinali nelle categorie esposte al pubblico e nei posti di lavoro.
L’indicazione che giunge dalla giornata di oggi è chiara però sui tempi: la decisione sarà presa subito, quindi sarà lasciato il tempo a tutti per organizzarsi e per valutare (per chi non fosse vaccinato) l’opportunità di accedere alla prima dose in tempo utile. La stagione natalizia dipenderà in buona parte da un QR Code (chi l’avrebbe mai detto solo un paio di anni fa?) e dal buon esito di queste nuove decisioni, che rispetto al passato arriveranno in porto con un appoggio politico più vasto e allineato.