Con tutta probabilità, a partire dal mese di febbraio, il Super Green Pass (o Green Pass rafforzato) diventerà obbligatorio per lavorare: l’ufficialità nei prossimi giorni, forse prima dell’Epifania, con il Consiglio dei Ministri convocato per mercoledì 5 gennaio. In caso di conferma, niente più possibilità di presentarsi in azienda con il certificato emesso in seguito all’esito negativo del tampone. Non è da escludere che la norma possa riguardare inizialmente i dipendenti della Pubblica Amministrazione e solo più avanti anche quelli del settore privato.
Al lavoro solo con il Green Pass rafforzato?
L’epidemiologo Donato Greco del Comitato Tecnico Scientifico lo ha definito un percorso a tappe
: è quello su cui si trova il nostro paese, nel tentativo di fronteggiare questa nuova fase della crisi sanitaria, caratterizzata da una diffusione sempre più capillare della variante Omicron e con il ritmo dei contagi che ha ripreso a correre. Nessun obbligo vaccinale, almeno formalmente e per il momento, ma così come già avvenuto con le nuove regole introdotte a fine anno (e in vigore dal 10 gennaio), si fa sempre più stringente il cerchio di restrizioni attorno ai non immunizzati.
In discussione anche le modalità di riattivazione del Green Pass in seguito alla revoca temporanea per positività a COVID-19. Al momento, lo stop viene notificato al cittadino con un messaggio come quello mostrato qui sotto (talvolta ricevuto giorni dopo l’esecuzione di un tampone con esito positivo), con lo sblocco autorizzato poi solo dal doppio intervento della struttura sanitaria che ha eseguito il tampone negativo e del medico di base che ne ha ricevuto l’esito dal paziente. In futuro la procedura sarà velocizzata: revoca immediata con tampone positivo, riattivazione immediata con tampone negativo.
A proposito di certificati verdi, il 30 dicembre la Piattaforma Nazionale ne ha emessi quasi 3 milioni in un solo giorno (per l’esattezza 2.988.313). Un record assoluto, fatto segnare da coloro che hanno scelto di sottoporsi a un tampone in vista del capodanno e grazie all’impennata nella somministrazione dei vaccini.