La PS3 Sony non è l’unica console a rischio pirateria e anche gli altri colossi dell’industria videoludica hanno le loro belle gatte da pelare. A pochi giorni dal lancio giapponese del 3DS qualcuno ha già superato le difese della console portatile Nintendo. Nel frattempo, si tenta di mettere un freno alla pratica della modifica Wii, con o senza chip.
Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione italiana ha stabilito che anche le chiavi di protezione delle console sono coperte dalla legge sul diritto d’autore. Dopo aver riesaminato il caso di un commerciante toscano specializzato nello “sblocco” di Wii, la legge ha decretato che l’illegalità non è legata ad un congegno hardware in particolare: chi commercializza tool o software per far girare giochi non originali sulla console Nintendo starebbe comunque commettendo un illecito, a prescindere dalla tecnologia in ballo.
Al momento la casa di Super Mario sta anche vivendo un déjà vu : l’incubo di una ennesima cartuccia R4 dedicata all’hacking della nuova 3DS. Diversi coder della scena underground hanno già confermato la possibilità di aggirare i controlli di sicurezza della console, utilizzando la storica R4 o sfruttando l’accessorio “Cyber Gadget CodeFreak” dedicato ai trucchi dei videogame.
Anche se per ora non si è visto alcun backup di titoli 3DS ma solo ROM del “vecchio” DS, emulatori e demo fatte in casa, la vicenda ha comunque messo in allarme il quartier generale della grande N. A quanto pare la nuova console portatile già integra un sistema che tiene traccia dell’utilizzo di eventuali flash card. Anche Nintendo, come Sony, sarebbe pronta a bloccare gli utenti che “giocano sporco”, con un aggiornamento firmware mirato.
Roberto Pulito