Vari supercomputer a livello europeo (in particolare in ambito accademico) avrebbero lavorato per alcune ore al servizio di malintenzionati remoti che ne hanno sfruttata la potenza di calcolo per far mining di criptovalute. Perché attaccare migliaia di utenti privati, insomma, quando hai la possibilità di sfruttare la forza bruta di un supercomputer? La notizia è trapelata a seguito delle varie segnalazioni emerse, nelle quali le singole entità attaccate hanno ammesso l’intrusione senza tuttavia rilasciare dettagli ulteriori su quanto accaduto.
Supercomputer sfruttati per minare Monero
Attacchi sarebbero registrati nel Regno Unito come in Germania, così ancora come in Svizzera e in Spagna. Un problema a livello di SSH Login come causa, il mining di criptovaluta come conseguenza. La valuta sfruttata è ancora una volta il Monero (XMR), che per sua natura rende meno rintracciabili gli autori della truffa e tende pertanto a essere sfruttato preservando l’anonimato.
Secondo ZDNet non è la prima volta che un tentativo del genere va a segno: fin dal 2018 se ne ha notizia, ma in questo caso gli attacchi sono stati multipli e sono avvenuti nel giro di poco tempo. Tutto lascia supporre che possa essersi dunque trattato di una regia coordinata, di una fonte univoca della quale, però, al momento non si sono trovate le tracce.