Anche l’hardware dei supercomputer si aggiorna. Il Jaguar XT5 da 2,3 petaFLOPS, ospitato dall’Oak Ridge National Laboratory, verrà ad esempio trasformato in un “Titan” XK6 capace di masticare fino a 20 petaFLOPS.
Aggiornando le CPU del mainframe attuale sarà possibile aumentare di un terzo il numero dei core disponibili, fino a 307.200, utilizzando sempre lo stesso spazio sui rack. I cabinet attuali si ritroveranno quindi ad ospitare un totale di 4.800 server con 38.400 processori in tutto: 19.200 chip AMD Opteron 6200 (Interlagos) e 19.200 coprocessori GCGPU Nvidia Tesla .
L’aggiornamento da 97 milioni di dollari, affidato a Cray , si dividerà in due fasi: il grosso del lavoro sarà ultimato prima della fine dell’anno corrente ma per completare l’opera bisognerà comunque attendere la nuova generazione di Tesla, chiamata Keplero .
La soluzione Nvidia, realizzata con processo produttivo a 28 nanometri, andrà a velocizzare sino a 10 volte i calcoli, senza gravare eccessivamente sul consumo energetico. La potenza computazionale di questo nuovo mostro verrà sempre messa al servizio di applicazioni scientifiche e industriali.
Roberto Pulito