ENEA ha scelto Lenovo per l’installazione di un sistema HPC (High Performance Computing) all’interno del suo hub di Portici. Il supercomputer incrementerà la capacità di calcolo di CRESCO (Computational RESearch centre on COmplex Systems), portandolo al primo posto nazionale in termini di potenza di elaborazione. Verrà utilizzato per le ricerche sull’energia pulita.
Supercomputer da oltre 6,5 Petaflops
Nel centro di ricerca di Portici è presente il sistema HPC, noto come CRESCO, che offre una potenza di 1,01 Petaflops. Il supercomputer di Lenovo porterà le prestazioni a 6,5 Petaflops. È costituito da 758 nodi, ognuno dei quali ospita due processori Intel Xeon Platinum 8592+ con 64 core, quindi il totale è 97.024 core.
Ovviamente la sostenibilità è uno dei criteri valutati per la scelta di Lenovo. Il produttore cinese ha sviluppato la tecnologia Neptune Direct Water-Cooling che permette di recuperare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer, mentre il raffreddamento a liquido consente di risparmiare l’energia utilizzata per le ventole.
Grazie all’elevata efficienza, la temperatura delle CPU non raggiunge valori critici, evitando la riduzione della frequenza massima dei core. I componenti hardware sono prodotti nella fabbrica di Lenovo in Ungheria. Ciò permette di ridurre le emissioni associate al trasporto.
Il supercomputer di Lenovo verrà utilizzato per le attività di ricerca sull’energia pulita, in particolare sulla fusione nucleare. Diventerà il cluster CRESCO8 in aggiunta agli altri due ancora attivi a Portici (CRESCO6 e CRESCO7). L’installazione verrà effettuata da Ricca IT, un partner business certificato di Lenovo.