Dresda – L’International Supercomputing Conference 2007 ( ISC07 ) di ieri è stata l’occasione per pubblicare Top500.org , l’ ultimo aggiornamento semestrale della classifica dei 500 supercomputer più potenti del mondo. Una classifica ancora dominata dal Blue Gene/L da 280,6 teraflops (TFlops) di IBM , ma ricolma di avvicendamenti e nuovi arrivi.
Ciò che balza subito all’occhio è che ora, nelle prime tre posizioni della classifica, si trovano due sistemi di Cray : l’XT4/XT3 con 101,7 TFlops e il Red Storm con 101,4 TFlops. Questa è anche la prima volta che nella Top500 tre computer sorpassano la performance di 100 TFlops . Va detto che tali sistemi potevano essere in realtà quattro visto che, proprio l’altro giorno, IBM ha presentato un nuovo modello di BlueGene capace di erogare 1 petaflops (1.000 TFlops) di potenza. Ed entro la fine dell’anno è inoltre previsto l’arrivo del Constellation System di Sun , un monster da mezzo PFlops.
Il dominio di IBM nel campo del supercomputing emerge anche dal numero di sistemi piazzati nelle prime 10 posizioni, ben 6, e dal fatto che i suoi computer rappresentino il 42% della potenza elaborativa espressa dalla Top500 : la percentuale più elevata fra i produttori in classifica.
Il supercomputer MareNostrum di Big Blue, che si trova al Barcelona Supercomputing Center, ha mantenuto la sua posizione come supercomputer più potente in Europa , classificandosi al nono posto nell’elenco generale. È di IBM anche il sistema più potente della Cina, un cluster di BladeCenter installato presso la divisione locale di Sinopec ShengLI Oilfield.
Oltre a quelli di IBM e Cray, gli unici altri sistemi a figurare nelle prime 10 posizioni della classifica sono Abe di Dell ( quarto posto, 62,6 TFlops) e HLRB-II di SGI (decimo posto, 56,5 TFlops).
Tra le numerose statistiche stilate da Top500.org, è di un certo interesse quella relativa ai paesi in cui sono installati i supercomputer della classifica : a guidare questa classifica sono gli USA con 281 sistemi, ed a seguire si trovano Gran Bretagna con 42, Germania con 24, Giappone con 23, Cina e Francia con 13 e Taiwan e Canada con 10. In Italia i monster di calcolo capaci di entrare nella Top500 sono 5. Va detto che tale ordine non rispecchia necessariamente quello della potenza di calcolo complessiva: se si considera questo fattore, infatti, i 23 supercomputer del Giappone superano, seppure di poco, i 24 della Germania.
Se si ragiona invece per zona geografica, al di là della scontata supremazia del Nordamerica, si nota come l’Europa conservi ancora un netto margine di vantaggio rispetto all’Asia , sia per il numero di supercomputer (127 contro 72) sia per la potenza di calcolo aggregata (1,141 TFlops contro 612 TFlops).
Nel campo dei processori dominano largamente le architetture x86 di Intel e AMD , alla base rispettivamente di 259 e 107 sistemi. A seguire Power con 81 sistemi, Itanium con 28 e PA-RISC con 10.