A partire dal 10 luglio sarà possibile prenotare, anche in Italia, il nuovo Surface Go che spinge fortemente al ribasso il prezzo di entrata nella gamma Surface. Microsoft mette così avanti le mani verso un nuovo tipo di utenza, verso nuovi contesti, verso ambiti nei quali oggi la linea Surface non era ancora arrivata.
Surface Go
Più di un tablet, meno di un laptop, cercando quella terra di mezzo che Microsoft ha dimostrato di saper bene interpretare fin dal giorno in cui la linea Surface ha visto la luce sulla scia delle novità di Windows 10. Nasce così il nuovo Surface Go: più di un tablet perché ha a disposizione tastiera, pennino e mouse; meno di un laptop perché non ha le specifiche né il display di un dispositivo che possa ambire esplicitamente a questo tipo di categoria.
Più piccolo e più leggero, perché la portabilità deve essere la sua caratteristica principale. Il display da 10 pollici ha ratio 3:2 con definizione 1800×1200 ed è appoggiato al tradizionale supporto posteriore per mezzo di una cerniera ridisegnata (kickstand presumibilmente progettata anche nell’ottica dei futuri fratelli maggiori dell’odierno Surface Go). Connessione e ricarica sono garantite dal tipico Surface Connector e da una porta USB-C 3.1, mentre il processore di base è un Intel Pentium Gold 4415Y . La memoria interna è fissa e quantificata in 128GB e la batteria è accreditata di 9 ore consecutive di lavoro.
Quanto costa
Due sono invece le dotazioni RAM annunciate da Microsoft, componente che funge pertanto da discriminante nel prezzo: 399 dollari il costo per la versione da 4GB, 549 dollari per la versione da 8GB . Sebbene il prezzo europeo non sia ancora ufficiale, è del tutto presumibile che il cambio possa essere 1:1 tra Dollaro ed Euro.
Il prezzo indicato è tuttavia soltanto il costo base di accesso, mentre ogni accessorio disponibile implica un impegno aggiuntivo:
- Surface Go Type Cover nera: 99 dollari;
- Surface Go Signature Type Cover (alcantara, rossa, blu o argento): 129 dollari;
- Surface Mobile Mouse: 34,99 dollari;
- Surface Pen: 99 dollari.
Per un’esperienza completa si può immaginare una combinazione “deluxe” con Signature Type Cover, mouse e pennino che porta il costo della versione da 8GB ad un totale pari a 812 euro. Ne vale davvero la pena? La sensazione è che allo stesso prezzo sia possibile scegliere soluzioni di maggior potenzialità. Al tempo stesso una soluzione minima, optando per una type cover normale, rinunciando al mouse in virtù del touschscreen e facendo a meno del pennino (optando magari per la versione da 4GB invece che quella da 8), si arriva ad un costo pari a 480 dollari per avere un buon tablet con tanto di tastiera e cover protettiva del display: così Surface Go appare più appetibile ed il design può essere la scintilla giusta nelle valutazioni di acquisto.
Dubbi e potenzialità
Il dubbio che soltanto le prove d’uso sapranno sciogliere è relativo a quel difficile compromesso contro cui Microsoft sta da sempre lottando, ossia sulla possibilità di portare l’esperienza Windows su dispositivi di fascia media . La bilanciata scelta del processore e le mirate scelte progettuali sapranno sfondare una volta tanto questo muro, contro il quale si sono già schiantati vari “tablet pc” e il fallimentare progetto Windows RT?
L’arma che Microsoft sfoggia è la cosiddetta ” modalità S “, una versione ad hoc di Windows 10 che dovrebbe garantire un ottimale compromesso tra performance, consumi ed esperienza d’uso limitando tra specifici paletti i margini d’azione dell’utente:
Windows 10 in modalità S è una modalità specifica di Windows 10 che offre un’esperienza di Windows familiare, produttiva e che è stata semplificata per la sicurezza e le prestazioni. Utilizzando esclusivamente le app di Microsoft Store ed esplorando in modo sicuro con Microsoft Edge, Windows 10 in modalità S mantiene un’esecuzione più veloce e sicura giorno dopo giorno.
Anche su questo punto, però, emerge un ulteriore collo di bottiglia che Microsoft ha il dovere di sfondare per poter ambire al grande salto su questa fascia di prodotti: limitando le utilità accessibili alle app esistenti sul Microsoft Store, la dotazione di quest’ultimo diventa l’orizzonte ultimo delle opportunità concesse all’utente: c’è Office e ci sono tutte le principali applicazioni, ma il ciclo virtuoso che mette in relazione il numero di device e il numero di app nn sembra ancora essersi innescato.
Se provi a usare un’app che non è disponibile nel Microsoft Store, visualizzerai un promemoria che indica che le app utilizzate con Windows 10 in modalità S devono provenire dal Microsoft Store in Windows. Puoi visualizzare un suggerimento per una categoria di app simili o di una determinata app già disponibile nel Microsoft Store. Tieni presente che alcuni strumenti di sviluppo non saranno supportati in Windows 10 in modalità S e un numero ridotto di app con problemi di compatibilità noti includono la notifica del problema nella pagina dei dettagli del prodotto dell’app in Microsoft Store.
Le potenzialità sono tuttavia racchiuse tutte nella tempistica scelta da Microsoft per l’immissione del device sul mercato: Surface Go è infatti pronto per il “back to school” , candidandosi a diventare una delle opzioni a disposizione di quanti stanno immaginando l’adozione di un piccolo device a compendio delle attività scolastiche. Il prezzo di accesso, l’estrema portabilità e la possibilità di accedere all’esperienza Windows 10 possono essere fattori decisivi e l’esame per Microsoft è pertanto importante. Molto sta alla consapevolezza circa ciò che si acquista: più di un tablet (ed in questo la linea Surface ha dimostrato nel tempo di essere apprezzata) e meno di un laptop (poiché la “modalità S” rappresenta un minus da capire a priori per poter abbracciare con soddisfazione il device), più di molti Chromebook, meno di molti laptop Windows di fascia bassa già ampiamente disponibili.