Nella notte italiana, il pomeriggio californiano, Microsoft ha portato un gruppo di giornalisti accuratamente selezionati in uno studios di Hollywood per mostrare una novità fin qui insospettata: anche Redmond ha il suo tablet, anzi ne ha due, e si chiamano tutti Surface .
Due le versioni, quindi: una con CPU ARM e una x86 (Intel) , ovvero un tablet propriamente detto con capacità analoghe a quelli fin qui prodotti da Apple e i suoi concorrenti Android, e un altro che incarna in un form-factor differente le caratteristiche hardware fin qui ad appannaggio degli Ultrabook. Schermo da 10 pollici, HD per il modello ARM (che monta Windows 8 RT) e fullHD per il modello x86 (con Windows 8 Pro). Tutte le specifiche tecniche sono disponibili sulla press release ufficiale .
Surface è una piattaforma hardware completa: il case in magnesio è realizzato con specifiche e componenti dedicati, ha un elemento che si “stacca” dal fondo e si impernia su tre cerniere per trasformarsi in un appoggio per tenere il tablet in verticale ( Kickstand ), ci sono una coppia di cover/tastiera, una multitouch e una tradizionale, che si integrano nel design e fungono da completamento del pacchetto.
Prezzi e data di lancio restano un mistero. Microsoft parla genericamente di assoluta concorrenzialità con il resto dei competitor, probabilmente nella speranza di non offrire il fianco ad eventuali ribassi (Google dovrebbe lanciare il suo tablet a fine mese, Apple potrebbe decidere di sorprendere tutti prima di Natale).
Incredibile il livello di segretezza tenuto da Microsoft prima di questo doppio lancio: un’operazione degna di Apple, visto che nessuno fino a oggi aveva mai neppure ipotizzato che Redmond potesse lanciarsi con tale vigore nel mercato hardware. Di certo gli OEM hardware non si sono fatti scappare nulla, nonostante in molti in Asia saranno stati coinvolti nella lavorazione: e molti di loro saranno anche concorrenti dei tablet Surface, anche se Microsoft precisa che non saranno ostacolati in alcun modo e godranno dello stesso tipo di supporto fin qui garantito a tutti i partner.
Luca Annunziata