Microsoft non è mai stata particolarmente chiara sul numero di sistemi Surface RT venduti, e ora questa mancanza di chiarezza ha dato origine a una class action contro la corporation a opera dello studio legale Robbins Geller Rudman & Dowd.
Non è la prima volta che Surface RT si trova al centro di una contesa legale , anche se le accuse sono potenzialmente molto gravi visto che Microsoft è chiamata a rispondere delle sue dichiarazioni presunte “materialmente false e ingannevoli riguardanti le performance finanziarie” del tablet-convertibile con CPU ARM e sistema operativo a piastrelle (Windows RT).
La class action è aperta alla partecipazione di chi ha acquistato azioni Microsoft fra il 18 aprile e il 18 luglio, periodo temporale nel quale le “dichiarazioni ingannevoli” avrebbero nascosto la reale portata finanziaria della commercializzazione di Surface RT ad azionisti e investitori. Alla fine, come si sa, il costo delle unità Surface RT invendute e lasciate a marcire nei magazzini è ammontato a 900 milioni di dollari .
Lo studio legale del Massachusetts che ha avviato la class action – e che si fa vanto di essere specializzato in questo genere di iniziative – chiama direttamente in causa i più alti livelli del management di Microsoft, inclusi il CEO Steve Ballmer, l’ex-CFO Peter Klein, il vice-presidente Frank Brod e Tami Reller della divisione Windows.
Alfonso Maruccia