Novità per l'antivirus di Surfshark: Webcam Protection

Novità per l'antivirus di Surfshark: Webcam Protection

Webcam Protection è la nuova funzionalità integrata da Surfshark nel suo antivirus, per difendere la privacy dell'utente: non solo VPN.
Novità per l'antivirus di Surfshark: Webcam Protection
Webcam Protection è la nuova funzionalità integrata da Surfshark nel suo antivirus, per difendere la privacy dell'utente: non solo VPN.

Il raggio d’azione di Surfshark si estende ben oltre i confini dell’ambito VPN, come testimonia il costante impegno profuso nel migliorare un altro dei servizi offerti e che fanno parte dello stesso pacchetto: quello antivirus. Ne è testimonianza il debutto, in questi giorni, di una nuova funzionalità battezzata Webcam Protection. Il nome scelto è già di per sé piuttosto esplicativo per comprendere di cosa si tratta, ma diamo comunque uno sguardo nel dettaglio alla sua utilità.

Webcam Protection per l’antivirus di Surfshark

In estrema sintesi, difende la privacy dell’utente, tutelandolo dagli attacchi dei cybercriminali che, a sua insaputa, attivano la fotocamera integrata su computer e altri dispositivi, inviando poi a un server remoto le immagini di quanto inquadrato e l’audio catturato dal microfono.

Questo tipo di azione, sempre più diffusa, prende il nome di camfecting. È eseguita senza destare alcun sospetto, attraverso malware specifici che agiscono senza nemmeno far accendere il LED che solitamente si attiva durante una riunione da remoto o una videochiamata.

Webcam Protection di Surfshark (oggi in sconto dell’84% e con due mesi gratis) si occupa proprio di impedire che questo avvenga, monitorando quali applicazioni hanno accesso alla fotocamera ed eventualmente bloccando quelle che rappresentano un’anomalia, facendo suonare un campanello d’allarme. L’utente, ad ogni modo, ha sempre la possibilità di intervenire concedendo oppure revocando le autorizzazioni.

La funzionalità fa parte dell’ultimo aggiornamento rilasciato dal team di sviluppo per il pacchetto che comprende, appunto, la VPN e l’antivirus. Un metodo sicuramente più efficace rispetto a quello, poco pratico, che prevede di appiccicare del nastro adesivo sull’obiettivo come fece Mark Zuckerberg.

Fonte: Surfshark
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Pubblicato il
13 dic 2022
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