Ufficializzata oggi un’importante acquisizione nell’ambito open source: SUSE, sviluppatore dell’omonima distribuzione Linux, ha allungato le mani su Rancher Labs, azienda statunitense specializzata nella fornitura di software destinato all’ambito enterprise e più nello specifico alla virtualizzazione delle applicazioni all’interno di container Kubernetes.
SUSE annuncia l’acquisizione di Rancher Labs
Un’operazione discussa a partire dalla primavera e che ha visto SUSE dover alzare la propria offerta per superare quella dei concorrenti. La soluzione di punta proposta da Rancher Labs, definita Kubernetes-as-a-Service e destinata all’ambito professionale, è stata scaricata oltre 100 milioni di volte (dato aggiornato a marzo) portando a un incremento delle entrate pari al 169% nel 2019 rispetto all’anno precedente. Tra i clienti nomi di rilievo come American Express, Comcast, Deutsche Bahn e Viasat. Il CEO Sheng Liang non è nuovo a manovre di questo tipo: nel 2011 ha venduto Cloud.com a Citrix per oltre 200 milioni di dollari.
La società è stata fondata nel 2014 a Cupertino, in California e oggi stando al suo profilo LinkedIn impiega oltre 200 dipendenti. A finanziarne l’attività sono stati fin qui Mayfield, Nexus Venture Partners, Telstra Ventures e altri investitori con un totale pari a circa 95 milioni di dollari.
L’entità dell’investimento economico messo sul piatto per finalizzare con successo la trattativa non è stata resa nota in via ufficiale, ma secondo alcune fonti ritenute a conoscenza dell’affare la cifra dovrebbe essere pari ad almeno 600 milioni di dollari. Nel marzo dello scorso anno SUSE è passata sotto il controllo di Blitz, sussidiaria di EQT Partners, per una somma di oltre 2,53 miliardi di dollari. La sua fondazione risale al 1992, in Germania, ad opera di tre studenti universitari di matematica: Roland Dyroff, Thomas Fehr, Burchard Steinbild e Hubert Mantel. Nel 2003 è passata nelle mani di Novell per 210 milioni di dollari.