Un anno dopo il riconoscimento come religione ufficiale in Svezia, il Kopimism è stato riconosciuto come vocabolo ufficiale dallo Språkrådet, l’organismo svedese che traccia l’evoluzione della lingua.
Per la religione che considera l’informazione e la copia come valori sacri, si tratta di un ulteriore successo . Secondo l’autorità linguistica del paese nordico, dunque, il termine Kopimism designerebbe una “ideologia politica e religiosa basata sulla libertà di informazione”.
Una definizione sulla quale tuttavia non ci sarebbe pieno accordo .
Secondo Rasmus Fleischer, tra i fondatori di Piratbyrån e inventore del termine , “kopimi” non riguarderebbe l’informazione né la libertà, bensì il puro e semplice atto del copiare. Si tratterebbe, dunque, di qualcosa di sensibilmente diverso dalla licenza. Si tratterebbe di un’attitudine, di una religione, in definitiva di un chiaro e semplice imperativo: copiami! ( C.S. )