Ne La vendetta dei Sith , terzo episodio della celebre saga di Star Wars (o sesto, a seconda dei punti di vista), si apprende nel dettaglio come il giovane Anakin Skywalker abbandoni la pace dei Jedi per giurare fedeltà al lato oscuro della Forza. Lontani dalle galassie immaginarie di George Lucas, può invece accadere l’esatto contrario: tornare alla tecnologia dei buoni dopo aver abbracciato quella dei worm. Trattasi nello specifico dell’hacker/cracker australiano Ashley Town , che è recentemente stato assunto per sviluppare applicazioni iPhone dopo aver generato insolite modifiche ai wallpaper di svariati Melafonini 3G.
Il 21enne programmatore di Wollogong – che per capigliatura e piercing non sfigurerebbe tra gli stessi Sith di Guerre Stellari – l’ha annunciato anche su Twitter , cinguettando: “Ho il lavoro! Ora sono uno sviluppatore di applicazioni iPhone!”. Pare infatti che Ashley Town sia stato assunto da Mogeneration , azienda australiana che sviluppa applicazioni per clienti tra cui TrueLocal, FoodWatch e Xumii. Probabilmente perché attirata dalle gesta del ragazzo – nome in codice ike_x – nel campo della sicurezza informatica.
Ike_x aveva sfruttato una particolare vulnerabilità degli smartphone di Apple, venutasi a creare in seguito al loro sblocco per l’installazione di applicazioni non autorizzate. Il worm andava a modificare lo sfondo dei Melafonini per far apparire il viso di Rick Astley – crooner romanticone anni 80 oltre che fenomeno del web – insieme alla scritta in rosso: Ikee non ti abbandonerà mai . In realtà gli intenti di Town non erano maligni, bensì dettati dal fatto che molti host da lui stesso testati dotati di daemon SSH utilizzavano ancora la password di default.
Una sorta di denuncia, quindi, che ha convinto evidentemente l’azienda australiana a dargli un lavoro. Ma non tutti sembrano averla presa bene. Graham Cluley, consulente di Sophos , ha spiegato che questa storia potrebbe dare un messaggio sbagliato a tutta la comunità di sviluppatori software. “Non fraintendetemi – ha scritto in un post sul proprio blog – i creatori di virus hanno certamente la possibilità di riabilitarsi e fare qualcosa di utile nelle proprie vite”. Ma Cluley ha anche sottolineato che il ragazzo non avrebbe espresso alcun pentimento per quanto combinato.
“Quello che mi irrita di più – ha continuato Cluley – è che un comportamento del genere venga alla fine premiato con un posto di lavoro. Pensate che alla fine Town deciderà di rimborsare tutti quelli che ha infettato con un buono simbolico di 5 dollari? Ne dubito fortemente”. Qualcuno , invece, ha riportato alcune dichiarazioni del giovane programmatore australiano, profondamente pentito di quanto fatto, in particolare per i messaggi sarcastici sulla stupidità degli utenti inseriti nel codice sorgente di ikee virus. Pare inoltre che Town sia stato minacciato più volte di morte.
Quello che comunque ha irritato non soltanto Cluley è ciò che è accaduto dopo la diffusione del worm legato al fenomeno del famigerato rickrolling . Un secondo worm è stato scoperto, basato essenzialmente sul codice generato da Town, propagatosi tra i Melafonini in terra olandese. Il software ha indirizzato i clienti della banca online ING verso un sito fraudolento molto simile a quello originale, oltre a controllare in remoto i dispositivi senza autorizzazione da parte dell’utente stesso.
Mauro Vecchio