Nonostante già oggi milioni di persone utilizzino Internet e apparecchi informatici, si stima che entro la fine del 2022 questo numero andrà ad aumentare ulteriormente, arrivando a circa 6 miliardi. Tale crescita però, aprirà le porte ad altrettanti possibili attacchi da parte di hacker, virus, malware e simili. Di conseguenza, risulta fondamentale dotarsi di software capaci di proteggere i propri dispositivi e i propri dati, come quello offerto da Avast, ora in sconto del 33% e utilizzabile fino a 10 device contemporaneamente. Ma come sono sviluppati gli antivirus? E in che modo potranno evolvere e migliorare nei prossimi anni? Cerchiamo di analizzare meglio la situazione.
Lo sviluppo degli antivirus e il loro futuro
I primi software antivirus possono essere ricondotti alla fine degli anni ’80 e operavano tramite il riconoscimento delle firme per identificare i virus. Tuttavia, tale procedura risultava utile solo nel momento in cui un virus era già stato individuato (e firmato) in precedenza, perciò non esisteva alcun metodo per prevenire un attacco da parte di malware fino a quel punto sconosciuti.
La consapevolezza di tale problema ha quindi portato alla nascita ai cosiddetti “antivirus di nuova generazione”, i quali promettevano di operare in maniera proattiva, riuscendo a prevenire possibili attacchi tramite l’analisi di interi gruppi di comportamento, l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale.
Lo sviluppo dell’AI ha in seguito portato alla nascita degli EDR e degli XDR, ovvero antivirus incentrati su una nuova categoria di protezione identificata come “Endpoint Detection and Response” (più avanzata nel caso degli XDR). Il vantaggio di questa nuova tipologia di antivirus è quello di riuscire ad analizzare il comportamento di ciò che sta accadendo su un particolare endpoint, procedendo poi con un ispezione ad ampio spettro per cercare di bloccare possibili attacchi.
In che modo però, con l’espiazione del Metaverso o del Web 3.0, gli antivirus riusciranno in futuro a prevenire attacchi informatici? Il modo migliore per farlo sarà sicuramente quello di sviluppare software in grado di riconoscere malware e virus derivanti da più canali e in forme diverse. Il futuro di internet si prospetta più “tridimensionale” e di conseguenza, anche gli antivirus dovranno in qualche modo riuscire ad assumere questa nuova forma.
Il compito dell’utente sarà sempre quello di non dare nulla per scontato e iniziare sin da subito a proteggere i propri dispositivi e i propri dati, utilizzando programmi avanzati e approfittando di promozioni esclusive come quelle su Avast Premium Security o Ultimate.