Ad annunciarlo è stato un recente comunicato diramato dal Consiglio Federale Elvetico: lo scaricamento su Internet di contenuti audiovisivi per uso personale resterà un’attività lecita . Nessuna modifica alle attuali leggi in materia di diritto d’autore, niente implementazione di misure punitive come quelle adottate in Francia con HADOPI o preventivate negli Stati Uniti con l’imminente Stop Online Piracy Act (SOPA).
Secondo uno studio riportato dal governo svizzero, il 30 per cento della popolazione al di sopra dei 15 anni ha scaricato musica, film e videogiochi senza pagare nulla. Ma più della metà dei quasi 8 milioni di abitanti – censimento al 2010 – ha anche acquistato contenuti in maniera legale, ovvero consumato esperienze dell’ entertainment autorizzato. La pirateria digitale sarebbe infatti un fenomeno complementare e non alternativo.
In sostanza, l’industria globale avrebbe poco da lamentarsi. Dal 1999 al 2007, il livello d’acquisto di biglietti per concerti dal vivo sarebbe rimasto inalterato . I downloader di videogiochi sarebbero tra i migliori clienti dello stesso settore videoludico. Tendenze già confermate in terra olandese, dove un artista su due aveva sottolineato come la distribuzione online fosse vantaggiosa in termini di maggiore visibilità.
I vertici del Consiglio Federale Elvetico hanno dunque equiparato lo scaricamento ad uso personale ad altre cruciali tecnologie del passato. Dalla fotocopiatrice alle cassette audio fino ai videoregistratori. La Svizzera non avrebbe dunque intenzione di modificare le sue leggi sul copyright, dal momento che le abitudini dei netizen non sembrano attentare alla salute del business legale .
Lo stesso report ha poi fatto notare come in Francia siano stati già spesi 12 milioni di euro per combattere il fenomeno . Troppi, almeno secondo le autorità di Berna. L’introduzione di misure estreme come i tre colpi rischierebbe di violare il diritto fondamentale all’accesso alla Rete. E soprattutto di risultare inutile, dal momento che gli scariconi sono tra i migliori amici del mercato legato all’ entertainment multimediale.
Mauro Vecchio