Swapoo, il Napster per i games

Swapoo, il Napster per i games

Nel proliferare di software in stile Napster, Swapoo si distingue per puntare specificamente alla condivisione di giochi su ROM, quelle usate dagli emulatori. Ricorda molto Gnutella
Nel proliferare di software in stile Napster, Swapoo si distingue per puntare specificamente alla condivisione di giochi su ROM, quelle usate dagli emulatori. Ricorda molto Gnutella


Web – Sembra proprio che il ciclone Napster sia destinato ad ingigantirsi e a sconquassare l’intero mondo del copyright. Dopo musica e film è la volta dei giochi su ROM, quelli che venivano utilizzati fino a poco tempo fa su console e coin-op e che oggi possono rivivere su emulatori come l’italianissimo Mame.

L’idea è partita da un diciassettenne americano, Jeffrey Freeman, che ha sviluppato un software, RomNet, specificamente orientato alla condivisione e allo scambio fra utenti di file ROM. RomNet, che da pochi giorni si chiama Swapoo , al contrario di Napster, segue la stessa filosofia inaugurata da Gnutella: una rete distribuita che non si appoggia a nessun server centrale e che risulta quindi praticamente invulnerabile da ogni “chiusura forzata”. Come Gnutella, anche Swapoo può essere utilizzato per scambiare qualsiasi genere di file, anche al di fuori di games e ROM.

Sebbene esistano già molti cloni di Napster e Gnutella in grado di condividere praticamente ogni tipo di file, è chiaro che un network specifico per le ROM non potrà che far lievitare a dismisura l’interesse dei cibernaviganti verso una categoria di file che, dopo un boom colossale, nell’ultimo periodo è passata un po ‘ in secondo piano a favore di MP3 e compagnia bella.

Freeman sostiene che il suo software è perfettamente legale perché, di fatto, non fa altro che mettere in contatto più utenti fra loro e non può essere ritenuto responsabile per ciò che questi si scambiano. Un concetto non certo originale, ma che finora ha evitato la galera all’autore di Napster.

Nel frattempo là fuori i cloni di Napster e Gnutella si moltiplicano di giorno in giorno e la causa della RIAA assume sempre più le connotazioni di una clamorosa e disperata lotta contro i mulini a vento.

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Pubblicato il
4 ago 2000
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