Il ransomware è un tipo di malware che cifra i dati delle vittime e richiede un riscatto in criptovaluta per restituire la chiave di decifrazione. Questa minaccia informatica colpisce gli ospedali di tutto il mondo, ma anche i dati di migliaia di pazienti, compromettendo la loro vita e la loro privacy.
Pagare il riscatto non è una soluzione consigliata da alcuni esperti, perché potrebbe incentivare gli hacker a proseguire le loro campagne malevole. Tuttavia, gli ospedali o le aziende che dipendono dai loro dati si trovano di fronte a una decisione difficile. Gli autori di ransomware usano anche altri metodi per costringere le vittime a pagare, come lo swatting e la vendita di dati sul dark web.
Lo swatting, una pratica pericolosa usata dagli hacker
Lo swatting consiste nel fare una falsa segnalazione alla polizia, come una minaccia di bomba o una presa di ostaggi, per far intervenire una squadra SWAT all’indirizzo della vittima. Questa pratica è uno scherzo maligno che può causare stress alle persone innocenti coinvolte, che devono spiegare alla polizia che si trattava di una chiamata fasulla.
The Register ha riportato che alcuni autori di ransomware hanno usato lo swatting per intimidire gli ospedali che hanno violato, come il Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, attaccato a novembre. L’ospedale ha dichiarato di essere a conoscenza delle minacce di swatting e che l’FBI e la polizia locale stanno indagando sul caso.
La vendita di dati sul dark web, un altro rischio per i pazienti
In un altro caso, gli autori di ransomware hanno mirato ai pazienti dell’Integris Health in Oklahoma e hanno minacciato di vendere i loro dati sul dark web, dove avrebbero potuto essere usati per furti di identità, truffe o ricatti.
Queste sono solo alcune delle tattiche estreme usate dagli autori di ransomware per ottenere denaro dalle loro vittime. Gli hacker approfittano della vulnerabilità degli ospedali e dei loro pazienti per rubare i loro dati, ma questi attacchi provocano anche la morte di molti pazienti.