La funzionalità di chat con l’intelligenza artificiale basata sul modello GPT-4 e già vista in azione nel nuovo Bing sbarca ufficialmente su SwiftKey. La tastiera, va ricordato, è stata oggetto di un’acquisizione da parte di Microsoft nel 2016. Si parte con un rollout lento e progressivo su Android, all’interno del canale Beta, come confermato da Pedram Rezaei, CTO della società per la divisione Mobile and Commerce.
Chat con l’IA di Bing nella tastiera SwiftKey
La novità permette agli utenti di accedere in modo rapido al chatbot e, di conseguenza, di delegare all’IA la generazione del testo da inviare ai loro contatti, da inserire nei documenti o altro, senza lasciare l’interfaccia delle applicazioni aperte (non è necessario passare dal browser o dall’app dedicata). È inoltre possibile scegliere tra quattro stili di conversazione ovvero Professional, Casual, Polite e Social. Questi i primi screenshot.
Bing Chat is coming to SwiftKey. Download the latest SwiftKey beta and sign in to your MSA.
Reposted with cleaner screenshots. pic.twitter.com/dBss7gnOzn— Xeno (@XenoPanther) April 5, 2023
Come già anticipato, il rilascio interessa inizialmente la versione Android di SwiftKey. Al momento non è dato a sapere se sia previsto anche per iOS, né con quali tempistiche.
Ricordiamo che, nel settembre dello scorso anno, Microsoft ha annunciato l’abbandono dell’app per i dispositivi della mela morsicata, salvo poi rivedere la propria decisione e confermare che continuerà a mantenerla operativa e ad aggiornarla, complice anche i feedback negativi ricevuti.
La storia di SwiftKey ha inizio nel 2010, da un’idea del trio composto da Jon Reynolds, Ben Medlock e Chris Hill-Scott. La loro società, fondata nel 2008, già allora aveva sede negli uffici del gruppo di Redmond, seppur operando in modo indipendente. L’acquisizione già citata del 2016 è avvenuta a fronte di un investimento economico quantificato in 250 milioni di dollari. Tra i suoi punti di forza, da sempre, il sistema dedicato alla correzione degli errori, i suggerimenti per la scrittura, il supporto ai temi e la capacità di imparare dallo stile dell’utente. A questi si sta per aggiungere la chat con l’IA basata su GPT-4.