Novità in casa Symantec per quanto riguarda i software di sicurezza, da sempre l’offerta di punta della software house statunitense: in autunno la celebre linea Norton si aggiorna con le nuove versioni di Norton Antivirus e Norton Internet Security, arrivate all’edizione 2011 con alcune importanti novità tecnologiche e persino l’aggiunta di qualche strumento di pulizia gratuito.
Norton Antivirus 2011 integra tecnologie avanzate e sempre più presenti all’interno del mercato dei software di sicurezza, inclusi un meccanismo di identificazione di malware e badware basato sulla “reputazione” di un particolare file o download (una sorta di whitelist), una difesa proattiva per riconoscere le minacce informatiche a partire dal loro comportamento e strumenti per monitorare le performance del sistema.
Norton Internet Security 2011 è invece la suite completa di Symantec che comprende antivirus, antispyware, firewall, controllo parentale e altri strumenti per salvaguardare la sicurezza telematica di sistema e dati personali.
Accanto alle due novità commerciali a pagamento, Symantec ha deciso di fornire agli utenti un paio di strumenti gratuiti : seguendo una strada già tracciata da anni dai concorrenti, la casa statunitense mette ora a disposizione Norton Power Eraser e Norton Bootable Recovery Tool per quei casi disperati in cui il sistema è caduto vittima dello scareware o è divenuto talmente infetto da non riuscire nemmeno ad avviarsi. Nel primo caso il download è completamente gratuito mentre nel secondo occorre fornire un “product ID” di un software Symantec per avere accesso all’utility.
Contemporaneamente al rinnovo della line-up dei suoi software di sicurezza, Symantec ha rilasciato uno studio sul numero di vittime di malware e cybercriminali e i risvolti emotivi del problema in terra statunitense. Symantec sostiene che il 73% dei netizen USA cada vittima di virus, worm, rootkit, furto di identità o frode su carta di credito, e il peggio è il “carico emozionale” che scaturisce dal dover affrontare il problema.
L’80% dei netizen USA infatti crede di essere immune al cybercrimine , e quando invece il fenomeno colpisce i suddetti netizen provano principalmente rabbia, irritazione e senso di tradimento. Il lato peggiore del dover avere a che fare con (in)sicurezza telematica e criminalità tecnologica? Stando a Symantec è il tempo perso a risolvere il problema.
Alfonso Maruccia