Symbian OS incontra Atom e sonda x86

Symbian OS incontra Atom e sonda x86

Prove tecniche di migrazione, concluse con successo. Ma per il sistema operativo che da anni spopola nel settore smartphone la strada che porta sugli schermi dei PC è ancora lunga. Senza contare la concorrenza
Prove tecniche di migrazione, concluse con successo. Ma per il sistema operativo che da anni spopola nel settore smartphone la strada che porta sugli schermi dei PC è ancora lunga. Senza contare la concorrenza

Android potrebbe non essere il solo sistema operativo mobile a saltare dai telefoni cellulari ai netbook. Un piccolo team di sviluppatori della Symbian Foundation ha infatti portato con successo Symbian OS sulla piattaforma Atom di Intel, la stessa utilizzata sulla quasi totalità dei netbook oggi in commercio.

Come spiegato in questo post da Lee Williams, dirigente della Foundation, lo staff di sviluppatori S60 on Symbian Customer Operation s (SOSCO) è riuscito a compilare con GNU GCC una build di S60 e a farla girare su una comune scheda madre per Atom. Attualmente questo port è ancora embrionale: l’interfaccia utente è minimale, la risoluzione non si datta allo schermo di un PC e manca il supporto ai moduli radio (dunque niente telefonate né connessioni di rete). In compenso, questo neonato Symbian OS x86 è stato in grado di far girare una demo grafica in OpenGL .

Per il momento l’intenzione degli sviluppatori è unicamente quella di dimostrare come Symbian OS possa girare bene anche su dispositivi diversi dagli smartphone e basati su chip x86. “Sono stato molto impressionato dalla reattività dell’interfaccia utente e dal sovrastante layer applicativo”, ha commentato Williams.

“Potrebbe essere molto interessante vedere quale livello di interesse possiamo generare con questo port, specialmente se alcuni nostri grossi partner investissero nello sviluppo di una soluzione commerciale”, scrive ancora il dirigente di Symbian Foundation nel proprio post. Quando Williams parla di “grossi partner” il primo nome che viene in mente è quello di Nokia , la stessa azienda che lo scorso hanno ha dato vita a Symbian Foundation promettendo nel contempo di aprire l’intero codice della piattaforma Symbian, e il cui CEO ha recentemente ammesso di guardare con crescente interesse al mercato dei laptop.

Una volta giunto a maturità, il port di SymbianOS/S60 per architetture x86 potrebbe dunque salire a bordo di una futura linea di PC ultraportatili targati Nokia , come netbook, UMPC, MID, tablet o qualsiasi altro design ibrido. Dal canto suo, Williams si augura che Symbian OS possa consentire ai produttori di creare nuovi device senza necessariamente “replicare il modello PC, Wintel, Netbook”.

Alcuni osservatori hanno fatto notare che non è la prima volta che Symbian OS viene ricompilato per girare sulle architettura x86: in passato ciò è già stato fatto, ma tali port non sono mai stati resi pubblici. C’è chi afferma che un tale lavoro è tutt’altro che semplice , soprattutto perché i layer superiori della piattaforma Symbian, come S60, non sono stati concepiti per essere portabili. Negli ultimi anni Nokia si è sforzata di migliorare la portabilità della propria piattaforma, ma di certo – affermano gli esperti – riadattare il tutto per girare sui PC sarà impresa non da poco.

Come si è detto, anche Android potrebbe presto migrare dai telefoni cellulari ai netbook, ma in questo caso più che di un vero e proprio porting si tratta di un adattamento: la versione di Android per i netbook continuerà infatti a supportare esclusivamente l’architettura ARM, una tecnologia oggi sostanzialmente legata al settore dei dispositivi embedded e delle appliance, ma che presto potrebbe rivaleggiare con quella Atom anche nel segmento dei netbook e dei nettop.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
20 apr 2009
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