Milano – Quello dei tablet è un mercato in calo , con solo qualche eccezione: in Europa i dispotivi con schermo da 7, 8 e 10 pollici non sono più desiderati dai consumatori , che preferiscono al limite acquistare i costosi 2-in-1 (detachable) che ritengono più utili poiché in grado di fare le veci di veri e propri PC. I numeri di IDC parlano chiaro: le vendite nel terzo trimestr sono diminuite rispetto al 2015, con solo un paio di eccezioni che tuttavia non sono particolarmente significative per il quadro generale.
I numeri parlano chiaro: sono stati consegnati mezzo milione di tablet in meno rispetto a un anno fa , con un calo del 6,7 per cento e una cifra totale che si assesta attorno agli 8,2 milioni di pezzi per il mercato del Vecchio Continente. Apple si piazza al primo posto col appena meno del 22 per cento del totale, pari a 1,8 milioni di unità circa, seguita da Samsung e Lenovo. Interessante la posizione occupata da Amazon: è quarta a livello europeo, in crescita, segno che i suoi tablet low-cost e store-centrici funzionano.
In controtendenza rispetto al declino generale c’è, come detto, il mercato dei detachable : si tratta di prodotti che in generale hanno prezzi superiori alla media di questa categoria, visto che IDC li identifica nella fascia superiore ai 600 euro , e che dunque generano margini decisamente superiori. Eppure crescono del 66 per cento anno su anno, soprattutto perché le aziende li vedono come un prodotto perfetto per costituire il miglior device portatile, con funzioni vagamente sovrapponibile a quelle di un laptop tradizionale (basti pensare alle soluzioni con Windows 10 a bordo) e ingombri ridotti.
Curioso che, in conseguenza di ciò, si ritrovino alcune cifre impreviste: grazie al fatto che i 2-in-1 costano di più, nonostante la contrazione del numero dei pezzi consegnati il fatturato complessivo cresce. Cresce del 4,5 per cento fino a 2,5 miliardi di euro . Il potere di spesa delle aziende che investono in questi prodotti è superiore, un investimento a medio-lungo termine in dispositivi che dovrebbero far crescere la produttività dei lavoratori che possono collegarsi anche da casa o mentre sono in viaggio. iPad Pro e Surface sono i due leader di questo mercato, con il primo preferito dai creativi e il secondo preferito dai manager.
Quello che manca invece ai tablet, che calano del 10 per cento, è un buon motivo per acquistarne uno o – meglio ancora – sostituire il proprio: non ci sono state innovazioni particolari in questo formato , dunque i consumatori preferiscono impiegare i loro risparmi altrove.
Curioso, infine, che questa sia una sfida a tre e non a due: mentre sugli smartphone Android e iOS la fanno ormai da padrone e hanno fatto fuori tutta la concorrenza, sui tablet Windows riesce a racimolare un rispettabile 12,2 per cento . Considerato che Surface ha portato avanti praticamente da solo questa battaglia per anni, è un ottimo segno per Microsoft e per le sue prospettive future.
Luca Annunziata