Stando a una ricerca di mercato condotta da Poll Position , il 46 per cento degli americani è convinto del fatto che prima o poi i tablet sostituiranno del tutto i PC: in un non meglio precisato “futuro”, gli utenti di “computer” avranno bisogno di nient’altro che uno schermo multi-touch, un app store e una connessione WiFi a Internet.
La ricerca di Poll Position ha preso in esame l’opinione di 1155 americani adulti dai 18 anni in poi, e senza precisare il periodo temporale in cui si prevede questo presunta estinzione del tradizionale computer “general purpose” dotato di tastiera e mouse (desktop o laptop che sia) ha “scoperto” che la fascia più entusiasta del tablet-centrismo è quella compresa fra i 30 e i 64 anni.
Le generazioni giovani e meno giovani (18-29 anni e +65), dice Poll Position, sono meno convinte dell’estinzione dei PC propriamente detti: in questo caso la percentuale passa dal quasi 50 per cento a circa un terzo.
Gli schermi ultra-compatti e gli “app store” eterodiretti sono dunque il futuro del computing personale per il consumatore medio e anche per quello pro ? Niente affatto, risponde Michael Dell: il CEO dell’azienda statunitense è convinto del fatto che i nuovi dispositivi mobile (tablet e smartphone) non siano affatto una minaccia per il tradizionale business dei PC.
Anzi, tutt’altro: una volta avuto un assaggio di Internet sul cellulare, dice Dell, gli utenti desidereranno fruire della rete e dell'”esperienza” informatica su schermi di ben altre capacità e dimensioni. Gli schermi micragnosi dei cellulari evoluti sono la porta attraverso cui passerà la generazione di netizen e utenti informatici del prossimo futuro, dice Dell.
E il “tablet computing”? Per Dell è un vezzo che mal si adatta alla necessità di chi usa gli strumenti informatici per qualcosa di più di una email da pochi caratteri o di un giochino con contenuti sbloccabili un tanto al dollaro: “Se tu potessi avere due dispositivi” oltre all’indispensabile laptop durante il college, dice Dell, “allora probabilmente sceglieresti il telefono prima del tablet”.
Anche se Dell ha comunque intenzione di presentare la sua nuova iterazione di tablet in un prossimo futuro, molto più importanti per il futuro dei PC sono per Dell gli ultrabook: la nuova categoria coniata da Intel ma introdotta da Apple si arricchirà presto dell’ XPS 13 Ultrabook , un sistema ultrasottile con display da 13,3 pollici “in un form factor di quasi 11 pollici” con processore Intel Core (i5 2467M o i7 2637M), SSD da 128 o 256 GB, RAM da 4 Gigabyte connessioni USB 2.0 e 3.0 e batteria dalla durata di quasi 9 ore.
A dismettere la presunta minaccia dei tablet nei confronti dei PC è infine Lenovo: il colosso cinese – erede del marchio e della tecnologia Thinkpad della statunitense IBM – parla di un mercato di nicchia in cui Apple continuerà a dettare legge anche in futuro. Anche Lenovo prevede che una gran percentuale di PC laptop verrà nei prossimi sostituita – anzi “ammodernata” – dagli ultrabook ultrasottili e ultra-efficienti dal punto di vista del risparmio energetico.
Alfonso Maruccia