Durante la convention Adobe MAX si è parlato molto del futuro di AIR e Flash Builder, ambienti e strumenti di sviluppo che, probabilmente, non arriveranno mai sui device Apple ma che il Playbook supporterà in pieno. Il tablet RIM è stato quindi un grande protagonista dell’evento losangelino, mentre iPad e iPhone passano alla storia come i grandi assenti.
Con il nuovo Developer Kit appena rilasciato gli sviluppatori potranno creare applicazioni destinate alla tavoletta BlackBerry, sfruttando i “collaudati” strumenti Adobe o convertire senza problemi i lavori AIR già realizzati per altre piattaforme. Il nuovo SDK fornisce il supporto per l’accelerazione grafica nella riproduzione di contenuti video HD, sia nel browser che nelle app, e consente di creare contenuti legati a qualsiasi feature del device, tra multi-touch, gesture e webcam varie.
Programmatori e grafici che accetteranno la sfida Adobe potranno scaricare anche l’ emulatore Playbook da installare su PC Windows o Mac. A quanto sembra, chi riuscirà a farsi approvare un’applicazione AIR nello store ufficiale otterrà anche un tablet vero, in omaggio.
Research In Motion spinge quindi sull’acceleratore e incentiva il supporto delle terze parti, che può fare davvero la differenza tra successo e fallimento. Borders , libreria statunitense, è già salita sul carro: installerà sul PlayBook la propria applicazione che permette di accedere ad un catalogo di oltre 2 milioni di libri.
Nel frattempo però, gli anti-iPad continuano a spuntare come funghi. L’anno prossimo, ad esempio, il JooJoo di Fusion Garage si ripresenterà sul mercato con un ambizioso restyling che include display a 12 pollici e Android. Ma ultimamente si è rifatto sentire anche il tablet Notion Ink Adam , atteso per fine anno. L’azienda ha comunicato di aver raggiunto un traguardo importantissimo per quanto riguarda l’autonomia della batteria: grazie alla complicità della CPU Tegra 2, il device potrà rimanere acceso per 15 ore di fila.
Roberto Pulito