Un momento storico per le ambizioni spaziali della Repubblica Popolare Cinese: lo scorso 27 settembre, per la prima volta un taikonauta cinese ha passeggiato fuori dal modulo in orbita attorno alla Terra. Una missione di appena 20 minuti, con saluti alle telecamere e giusto il tempo di recuperare un campione per un test scientifico: quanto basta per rompere il ghiaccio. E per scatenare una enorme quantità di discussioni sull’autenticità delle immagini mostrate al Mondo.
Dal punto di vista tecnico, l’equipaggio della Shenzhou 7 ha portato a termine nel migliore dei modi i compiti assegnatigli. Il primo viaggio con tre astronauti a bordo, il primo che prevedesse attività EVA , il rilascio in orbita di un microsatellite per scopi fotografici e il recupero di un campione di lubrificante solido – agganciato al modulo abitativo – per valutare la sua resistenza alle fasi di decollo: tutto portato a termine con successo, con le prime immagini scattate dal microsatellite giunte a terra in queste ore e i tre membri dell’equipaggio al sicuro dopo il rientro.
Peccato che a distanza di qualche giorno si siano moltiplicati gli scettici : ci sarebbero alcune incongruenze nelle immagini mostrate dalle TV cinesi a tutto il Mondo, alcuni conti non tornerebbero. Cova il sospetto che l’intera passeggiata sia in realtà una abile messa in scena, girata in una piscina per i test di simulazione dell’assenza di peso , realizzata al solo scopo di dimostrare una inesistente capacità tecnologica cinese.
Diversi gli indizi citati a sostegno di questa ipotesi: alcune particelle staccatesi dalla tuta dell’astronauta uscito dalla navicella, molto simili alle bolle d’aria che si vedono spesso fuoriuscire dalle maschere e dalle mute dei sub sott’acqua. Ci sono dubbi sui movimenti della bandierina sventolata dal taikonauta a favore di telecamera, suscita perplessità il movimento impacciato dello stesso a causa di cavi che sventolano apparentemente con troppa veemenza.
I più attenti sottolineano che la traiettoria seguita dalle bolle non è rettilinea, segno che non si tratta di una ripresa subacquea: altri rispondono che nelle vasche che simulano l’assenza di peso viene innescata una corrente artificiale per amplificare l’effetto dell’acqua, ragion per cui le bolle (se di bolle si tratta) potrebbero tranquillamente seguire traiettorie particolari. Idem dicasi per lo sventolio del drappo nazionale impugnato dall’astronauta.
Ampiamente dibattuta, inoltre, l’ immagine riflessa su uno specchietto allacciato al polso del taikonauta: si distinguono chiaramente una serie di luci, almeno tre file da cinque o sei “lampadine”, che non trovano riscontro nella visione da altre inquadrature. Si tratta davvero di riflettori cinematografici ? Ci sono dubbi sulla luce che colpisce le gambe dell’astronauta durante gli spostamenti, senza contare alcune osservazioni sulla qualità complessiva dell’immagine giudicata troppo perfetta e con troppo pochi scossoni anche rispetto ad analoghe immagini diffuse dalla NASA.
Non che l’ipotesi di un complotto per inscenare attività spaziali sia una novità. Da decenni si discute sulla possibilità che l’uomo non abbia in realtà mai calpestato il suolo lunare : nonostante abbondino le prove a favore di questa possibilità, ci sono piccole comunità di ostinati sostenitori dell’ipotesi che gli Stati Uniti abbiano girato tutte le immagini diffuse da tutte le nazioni del mondo su un set cinematografico, appositamente allestito per far sfigurare gli sforzi della concorrente industria aerospaziale sovietica.
Guardando con occhio critico il video cinese qualche dubbio sorge . Sarà la suggestione di tutte le chiacchiere complottiste che si leggono in rete, ma certi movimenti sembrano davvero troppo diversi dall’immagine ideale di passeggiata in assenza di peso. Un’occhiata ai video delle prime passeggiate spaziali USA non fuga completamente ogni perplessità: non resta che attendere che qualche esperto del settore si pronunci sulla effettiva veridicità di quanto mandato in onda in questi giorni.
Luca Annunziata
A pagina 2 il video completo della attività EVA della missione Shenzhou 7, e il video della prima attività extraveicolare della storia della NASA: anno 1965, missione Gemini 4.