Apple è stata multata per 20 milioni di nuovi dollari taiwanesi (poco più di 480mila euro) dalla commissione che sull’isola vigila sulla concorrenza. Secondo l’accusa dell’Authority, Apple avrebbe interferito con il normale svolgimento del mercato e violato di conseguenza l’articolo 18 della legge locale in materia, imponendo a Chunghwa Telecom, Far Eastone Telecommunication e Taiwan Mobile un prezzo di vendita per i propri terminali.
A prova di queste accuse una serie di email scambiate tra queste e Cupertino, in cui le telco sottoponevano per approvazione ad Apple i loro progetti di offerte e prezzi. Non si tratta, peraltro, di una politica commerciale inusuale da parte di Cupertino: è utilizzata da essa anche in altri Paesi per difendere il valore del suo marchio offrendo i prodotti a prezzi all’altezza.
A Taiwan, tuttavia, la commissione per la concorrenza ha ora stabilito che i tre carrier, avendo già retribuito Cupertino per i dispositivi, possono rivendere o distribuire gli iPhone in piena autonomia e libertà . Apple può fare ricorso, ma rischia nel caso un’ulteriore multa fino a 50 milioni di nuovi dollari taiwanesi.
Claudio Tamburrino