Roma – La scorsa settimana si è tenuto a Taipei (Taiwan) il WiMax Expo , dove i principali costruttori mondiali hanno dato ulteriore dimostrazione delle potenzialità di questa tecnologia. L’ex sindaco della città e ora Presidente, Ma Ying-Jeou, all’esterno del Taipei World Trade Centre ha potuto saggiarle con mano e ha “visto” nel WiMax la soluzione ai problemi che, sinora, la popolazione residente ha individuato nell’impiego di Internet in mobilità con le attuali strutture.
A Taipei, infatti, già dal 2006 Ma Ying-Jeou aveva portato a compimento un ardito piano di copertura che ha messo in condizione la maggior parte della città di fruire di Internet in mobilità. “i servizi WiMAX porteranno cambiamenti sostanziali alla vita delle persone e aiuteranno il Presidente Ma a realizzare il suo sogno: quello di trasformare Taipei in una cybercittà “, spiega Chen Anyi, manager dell’ Institute for Information Industry locale.
Anche a Taiwan si stanno dunque configurando tutte quelle dinamiche, riproposte anche in altre realtà nazionali e internazionali, tipiche dell’avvento di un nuovo sistema di telecomunicazioni.
Il dilemma per gli operatori – spiega Physorg – è il timore che la clientela sterzi decisa verso la nuova tecnologia, vanificando i pesanti investimenti profusi nell’abbracciare, perfezionare e aggiornare il mondo 3G/LTE. Una dinamica ben conosciuta anche altrove , che spinge le industrie – ma soprattutto gli operatori – a illustrare vantaggi e solidità di un sistema preesistente, piuttosto che sostenere un’innovazione più radicale.
Ci sono – secondo molte fonti – opportunità di finanziamento e sostegno da parte delle amministrazioni locali, che possono raggiungere anche il 50 per cento . Tuttavia non mancano gli ostacoli, primo tra tutti quello rappresentato dall’opposizione di chi ritiene l’impianto di nuove stazioni radio base una minaccia alla salute.
Molte le realtà che in tutto il mondo si stanno muovendo nel tentativo di ridurre i costi legati all’avvio del WiMax. Ma le prospettive taiwanesi in particolare, secondo gli esperti, sono allettanti: Rich Kerr, dell’americana NetWave Wireless , prevede che a Taiwan “l’uso del WiMax diventerà generalizzato entro il 2010”. Secondo le previsioni dell’Institute for Information Industry locale, nei prossimi cinque anni il business complessivo indotto sarà di circa 74 miliardi di dollari .
Cifre, dunque, che dovrebbero lubrificare un processo intensamente discusso in tutto il mondo e che, nonostante le promesse tecnico-economiche, continua a incontrare spesso ostacoli regolamentari e non, attriti e attese forse persino troppo elevate.
Marco Valerio Principato