Inflitta a Dell una multa di un milione di dollari di Taiwan (circa 30 mila dollari statunitensi) per il pasticcio dei prezzi combinato sul proprio store locale.
Per errore il 25 giugno aveva prezzato a cifre incredibilmente bassi monitor e notebook, e poi di nuovo il 5 luglio ma solo per il notebook E4300: in Rete la voce si era subito sparsa e clienti sono accorsi per acquistare monitor LCD 19 pollici a soli 15 dollari (invece di 148) e un portatile a soli 562 dollari (costo reale : 1.850 dollari).
Non sorprende quindi che, prima che Dell avesse modo di correggere i prezzi, quasi 140 mila monitor e circa 100 mila notebook fossero stati già venduti: per un perdita totale per l’azienda che avrebbe superato i 145 milioni di dollari .
Tuttavia Dell, non ritenendo di dover subire tali perdite per un errore nel sito, ha chiesto scusa e si è rifiutata di consegnare i suoi prodotti a quei prezzi. Ha quindi offerto un vantaggiosissimo coupon valido per uno sconto di circa 30 dollari statunitensi a coloro che avevano acquistato un monitor e di 91,50 per i notebook. Per i clienti del secondo errore del 5 luglio, invece, il coupon valeva 610 dollari.
I fortunati clienti hanno rifiutato gli sconti e preteso che la transazione per loro legittimamente conclusa fosse riconosciuta da Dell e i prodotti consegnati al prezzo pagato. Avvocati e forze dell’ordine sono stati di conseguenza scatenate contro l’azienda. Il conto che Dell utilizzava per pagare fornitori e partner commerciali è stato congelato per un paio di giorni.
A questo punto le autorità hanno comminato la multa da un milione di dollari di Taiwan e richiesto alla società di accordare ai clienti coinvolti uno sconto dell’85 per cento sui prezzi originali o, quanto meno, di compensarli con un risarcimento in contanti e non un coupon. Le stesse autorità hanno anche ribadito di essere pronte a estendere la sanzione nel caso Dell non ottemperi ai suoi obblighi, mediante multe giornaliere o la chiusura delle vendite online della società a Taiwan. ( C.T. )