Ray Ozzie aveva lasciato nel 2010 il proprio ruolo di Chief Software Architect a Microsoft per dedicarsi alla propria avventura imprenditoriale e sviluppare quel modello di networking basato su cloud che non era riuscito a far attecchire a Microsoft negli anni della propria militanza. Talko, applicazione lanciata lo scorso anno e dedicata alla messaggistica e alle comunicazioni business, e alla gestione e all’organizzazione di queste conversazioni, è stata acquisita da Redmond.
Dalla “(appassionata) nicchia” di cui ha contribuito a soddisfare le esigenze, dunque, i servizi di Talko verranno progressivamente integrati in Skype e Skype for Business, ha annunciato l’azienda di Ozzie: è prevedibile dunque che le funzioni per contrassegnare parti di conversazione, per classificarle e annotarle con registrazioni saranno in futuro anche appannaggio dei servizi VoIP di Microsoft. L’app cesserà di esistere nel marzo del 2016, momento in cui l’acquisizione potrà considerarsi completa, e per gli utenti sarà possibile esportare come file le conversazioni vocali e testuali nonché le immagini scambiate dai server di Talko.
Il team che ha contribuito allo sviluppo dell’app, spiegano Microsoft e Talko, entrerà dunque a far parte del gruppo di sviluppatori impegnato su Skype, ma Ray Ozzie non tornerà ad orbitare intorno alla grande M: “Rimango un creatore – ha spiegato a ZDNet l’ex Chief Software Architect di Microsoft nonché sviluppatore di Lotus Notes – e amo supportare le squadre che si dedicano a grandi prodotti ad avere un impatto significativo con il loro lavoro”.
Da parte di Microsoft si tratta della seconda acquisizione di tecnologie sviluppate da Ozzie: prima era toccato a Groove Networks, soluzione di P2P cifrato dedicata alle aziende, in cui Redmond aveva investito 51 milioni di dollari. Non è nota la cifra sborsata per l’acquisizione di Talko.
Gaia Bottà