Di come le organizzazioni spesso affiliate al terrorismo internazionale mostrassero un uso esperto della Rete aveva fatto menzione di recente anche l’ONU. Tuttavia, capita anche a queste organizzazioni di incorrere in errori piuttosto banali nell’uso delle tecnologie digitali: nella comunicazione via email intercorsa di recente tra gruppi di talebani compare anche una missiva che riporta in copia l’intero elenco dei destinatari.
L’email sarebbe partita dall’account di Qari Yousuf Ahmedi, indirizzata a una lista di quattrocento interlocutori , tra cui giornalisti, membri di governo, accademici e attivisti. Nell’inoltrare l’email ricevuta da un altro portavoce del gruppo islamico, Ahmedi avrebbe inserito gli indirizzi dei destinatari in copia anziché in copia nascosta , mettendo di fatto in circolazione tutti i contatti.
Secondo le fonti che riportano la notizia, fra gli indirizzi figurava, tra gli altri, il recapito email di alcuni membri appartenenti agli organi istituzionali afgani e a capi militari responsabili di azioni terroristiche .
Tra gli indirizzi presenti, risultava anche l’account registrato con il nome di deathtoamerica69@gmail.com. ( C.S. )