Lisbona – In arrivo le nuove numerazioni internet? Al vertice interministeriale nella capitale portoghese sta emergendo, raccontano le agenzie, un orientamento comune tra i diversi paesi dell’Unione. Tutti, pare, sono intenzionati a lavorare per abbattere il più possibile e rapidamente le tariffe di connessione. L’obiettivo dichiarato è la tariffa flat “all’americana”. Ad ufficializzare questa unità di intenti è stato ieri il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita secondo cui “abbattere le tariffe di internet ormai è diventato un punto di sintesi, un orientamento condiviso largamente”.
L’Italia su questo tema potrebbe portare un contributo che, per il momento, rimane una bozza sul tavolo dell’ Autorità per le TLC , vale a dire la numerazione speciale 70X. Un contributo di cui a Lisbona pare si sia iniziato a parlare.
Da quanto Punto Informatico ha finora potuto apprendere da fonti vicine all’Authority, emerge che la proposta è stata realizzata con la consulenza di alcuni dei maggiori operatori di telefonia italiani e prevede un “prefisso” speciale, il 70X, per l’accesso con modalità diverse a nuovi servizi internet, compresa la flat rate.
Il nuovo “sistema”, che ricorda da vicino quanto già accade oltre Manica, sarebbe condiviso da tutti gli operatori internet a cui verrebbero assegnate numerazioni diverse all’interno del prefisso e verrebbe attivato sull’intero territorio nazionale. In questo quadro la flat rate verrebbe rappresentata dal numero 700, un prefisso che consentirebbe attraverso i diversi operatori di accedere ad internet a costo fisso, togliendosi finalmente di torno il concetto di “tempo” e di “scatto”.
La proposta prevede l’utilizzo dell’intero spettro della numerazione 70X per l’offerta di servizi di tipo e natura diversi. Su questi ultimi, Punto Informatico dovrebbe già domani essere in grado di offrire ulteriori ragguagli. Ciò che da subito si palesa è che se questa proposta si dovesse trasformare in realtà saremmo di fronte ad un vero e proprio sconvoglimento dell’offerta di connettività internet in Italia e forse, visti gli eventi delle ultime ore, anche in Europa.