Napoli – “Non ce la faremo a liberalizzare prima della fine dell’anno”: questa “l’ammissione” del commissario dell’ Autorità per le TLC Vincenzo Monaci a chi, ieri, chiedeva numi sui tempi dell’ultimo passo della liberalizzazione del mercato telefonico. Come si ricorderà dalla risoluzione della questione dell’Ultimo miglio, a cui si riferiva Monaci, deriva tra le altre cose la possibilità per l’utente finale di scegliere come operatore telefonico un’azienda diversa da Telecom Italia .
Pare evidente che a bloccare per il momento la situazione sia proprio il listino presentato da Telecom che definisce i prezzi proposti da praticare agli altri operatori per la “cessione” dell’Ultimo miglio. Nei giorni scorsi alcune delle maggiori compagnie telefoniche avevano protestato contro il listino Telecom, prendendosela soprattutto con il canone mensile di 23.600 lire che l’ex monopolista intende chiedere per la gestione dell’ultimo tratto di linea, quello che porta al domicilio dell’utente.
Che la questione chiave sia il listino lo ha confermato anche Monaci affermando che “esistono ancora vari nodi da sciogliere sul fronte dell’ultimo miglio. In merito al listino presentato da Telecom Italia, contiamo entro il 15 giugno di ricevere le analisi contabili da parte delle società di consulenza Wik e Nera”.
La delusione degli utenti è forte, dunque, per l’allungarsi dei tempi. All’inizio dell’anno, infatti, le dichiarazioni ottimiste degli uomini dell’Authority e della stessa Telecom sembravano indicare settembre come il periodo più probabile per la conclusione delle operazioni di liberalizzazione.