Esiste un modo pratico per affrontare l’emergenza Coronavirus facendo leva sulla tecnologia? Il dibattito sul corretto bilanciamento tra tracciamento e privacy è in auge ormai da giorni senza aver ancora trovato sbocchi in grado di mettere in accordo le parti, ma nel frattempo si procede con la composizione di una task-force di esperti pronta a metter mano al problema.
Un gruppo multidisciplinare di esperti al lavoro per valutare e proporre soluzioni tecnologiche data-driven per la gestione dell’emergenza sanitaria, economica e sociale legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2.
Una task-force per la lotta alla Covid-19
Gli obiettivi dichiarati dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ente dal quale nasce il gruppo di lavoro e presso cui risiede lo stesso, sono i seguenti:
- fare una ricognizione delle diverse soluzioni tecnologiche data driven di supporto al contenimento dell’epidemia di Covid-19. A questo scopo si occuperà anche della valutazione delle proposte che hanno aderito nei giorni scorsi alla Fast Call per applicazioni e servizi digitali per il monitoraggio dell’emergenza sanitaria, lanciata dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione a supporto del Ministero della Salute;
- studiare e analizzare, nel rispetto delle normative vigenti sulla privacy e la sicurezza, i dati provenienti da Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati che riguardano l’emergenza epidemiologica da COVID-19, con specifico riferimento all’ambito sanitario, epidemiologico e socio-economico relativo alla produzione industriale italiana.
Il Gruppo di lavoro svolge attività di studio e analisi, utile a supportare la Presidenza del Consiglio dei ministri e le Amministrazioni pubbliche nella definizione di politiche di contenimento del contagio da COVID-19. A tal fine procede all’analisi del relativo impatto socio-economico ed epidemiologico sul sistema Paese e delle soluzioni tecnologiche data-driven, tenendo conto dei profili giuridici correlati alla gestione dei dati necessari a fronteggiare l’emergenza.
L’obiettivo è quello di fornire alla politica gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza in corso, focalizzando l’attenzione su dati e tecnologie affinché si possa portare avanti una guerra più mirata ed efficace sia nella fase successiva al “plateau” dei contagi, sia nei mesi nei quali si dovrà organizzare la riapertura progressiva delle attività nell’ottica della necessaria perseveranza nell’isolamento dei nuovi focolai.
Ma non finisce qui, anzi: gli aspetti di maggior complessità sembrano essere quelli elencati a parte, quasi come task secondari che sembrano in realtà avere ruolo prioritario almeno in termini di difficoltà operativa e responsabilità decisionale. Nello specifico, la task force dovrà occuparsi anche di:
- analisi e studio delle problematiche connesse alla raccolta, conservazione ed elaborazione dei dati relativi all’emergenza in atto sotto il profilo giuridico, economico, sociale, sanitario ed ambientale;
- analisi e mappatura delle banche dati di interesse per gli scopi della task force e dei livelli di interoperabilità esistenti;
- analisi e individuazione del quadro normativo di riferimento nazionale ed europeo con particolare riferimento alla disciplina in materia di protezione dei dati personali e ricostruzione comparativa delle soluzioni adottate in altri ordinamenti, nel contesto Ue ed extra Ue;
- analisi e studio di metodi e strumenti per la progettazione e l’attuazione di politiche basate sui dati (data driven) e sull’evidenza informativa, sfruttando tecnologie innovative per la raccolta e l’interpretazione di grandi volumi di dati (big data).
74 esperti, 8 gruppi di lavoro
Il contingente di esperti è stato suddiviso in 8 sottogruppi di lavoro – elemento che testimonia il lavoro di coordinamento preliminare improntato dal ministero, sfociato solo in seguito nella convocazione dei nomi e nella loro organizzazione nei seguenti team operativi:
- coordinamento dei lavori della sistematizzazione della raccolta dati
Paolo De Rosa, Fidelia Cascini, Gualtiero Ricciardi; - Infrastrutture e data collection
Maria Claudia Bodino, Giorgia Lodi, Roberto Polli, Serena Battilomo, Pierluigi Cara, Stefania Garassino, Fabio Pammolli, Umberto Rosini, Stefano Calabrese, Armando Cirillo, Giovanni Baglio; - Impatto economico
Andrea Roventini, Giovanni Dosi, Alessandro Santoro, Alessandro Caiani, Mauro Napoletano, Giorgio Fagiolo, Mario Martina, Leonardo Ghezzi, Renato Paniccià, Massimiliano Gambardella; - Web data e impatto socio-economico
Walter Quattrociocchi, Stefano Denicolai, Andrea Lacalamita; - Teleassistenza
Anna Ceccarelli, Valeria Proietti, Mariangela Contenti, Francesco Gabbrielli, Paolo Traverso, Rosanna Mariniello, Luciana Patrizi, Carla Ramella, Antonietta Cavallo, William Frascarelli; - Tecnologie digitali per il governo dell’emergenza
Ciro Cattuto, Stefano Calabrese, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Alfonso Fuggetta, Andrea Nicolini, Leonardo Favario, Umberto Rosini, Alberto Eugenio Tozzi, Francesca Bria, Simone Piunno; - utilizzo di Big Data e AI a supporto dei decisori politici
Dino Pedreschi, Francesca Chiaromonte, Luca Ferretti, Fosca Giannotti, Giovanni Rezza, Mauro Grigioni, Patrizio Pezzotti, Paolo Vineis, Marina Davoli, Stefano Merler, Serafino Sorrenti, Elio Mungo, Massimo Bernaschi; - definizione dei profili giuridici per la gestione dei dati connessa all’emergenza
Guido Scorza, Giovanni Comandè, Carlo Colapietro, Vincenzo Tiani, Marco Bassini, Antonio Iannuzzi, Guerino Oscar Massimo Fares, Fabrizio Urbani Neri, Ernesto Belisario, Simona Toscano.
I nomi scelti sarebbero stati condivisi con Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Organizzazione Mondiale di Sanità, AGCM, AGCOM e Garante Privacy. Questi ultimi hanno espresso inoltre nomi specifici in propria rappresentanza, così da supportare le attività dei differenti team fungendo da elementi di raccordo con le principali autorità in campo in questa fase cruciale del contenimento della pandemia e nell’ottica del rilancio del sistema paese. Tra questi ultimi:
- dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Antonio Nicita e Marco Delmastro;
- dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Filippo Arena;
- dal Garante per la protezione dei dati personali, Giuseppe Busia;
- dal Ministero della Salute, Silvio Brusaferro e Ranieri Guerra.