L’Irlanda non sarà più un “paradiso fiscale”. Il governo ha infatti aderito all’accordo internazionale proposto dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel 2019, al quale avevano già aderito i paesi del G7 e del G20. La nuova tassa minima globale per le multinazionali sarà pari al 15% delle entrate a partire dal 2023.
Global Minimun Tax anche in Irlanda
Dopo anni di negoziazioni, la cosiddetta “global minimun tax” o “minimum corporate tax rate” verrà adottata da oltre 130 paesi nel mondo. Uno di essi sarà l’Irlanda. Qui hanno sede fiscale diverse multinazionali, tra cui Apple, Facebook e Google, in quanto possono sfruttare la minore tassazione (12,5%) rispetto al resto d’Europa. A partire dal 2023, l’aliquota verrà aumentata al 15% per le aziende con entrate annuali superiori a 750 milioni di euro.
Il Ministro delle Finanze, Paschal Donohoe, ha dichiarato che il governo ha sottoscritto l’accordo dell’OCSE dopo aver ricevuto garanzia sull’eliminazione dell’avverbio “almeno” dal testo. Nel documento era infatti scritto che la tassazione minima doveva essere “almeno 15%” e ciò lasciava spazio a futuri aumenti.
La nuova tassazione verrà applicata a 56 multinazionali irlandesi con circa 100.000 dipendenti in totale e a 1.500 multinazionali estere con circa 400.000 dipendenti complessivi. Per oltre 160.000 aziende rimarrà la tassazione del 12,5%, dato che hanno entrate inferiori a 750 milioni di euro all’anno.
Secondo le stime del governo irlandese, le entrate fiscali potrebbero diminuire fino a 2 miliardi di euro all’anno. Il rischio di una fuga in massa delle multinazionali è tuttavia minimo, considerato che nessuna è andata via quando è stato abolito il meccanismo di elusione fiscale noto come Double Irish.