Taste the TV: il televisore che puoi leccare

Taste the TV: il televisore che puoi leccare

Un'idea alquanto bizzarra, per stimolare il gusto oltre alla vista e all'udito: il prototipo del dispositivo è stato presentato in Giappone.
Taste the TV: il televisore che puoi leccare
Un'idea alquanto bizzarra, per stimolare il gusto oltre alla vista e all'udito: il prototipo del dispositivo è stato presentato in Giappone.

Non siamo certi si tratti dell’evoluzione tecnologica di cui abbiamo bisogno in questo momento, ma forse è quella che ci meritiamo (cit). In Giappone c’è chi ha annunciato la realizzazione di un prototipo di televisore in grado di imitare e rendere fruibili i sapori dei cibi, un apparecchio chiamato Taste the TV.

Un’esperienza multisensoriale: al ristorante, sulla TV

Come funziona? Includendo in uno scomparto dieci bombolette spray contenenti diversi aromi che, combinati con le corrette dosi ed erogati in modo del tutto automatico, possono riprodurre il gusto di un alimento applicato a una pellicola igienica sovrapposta allo schermo, da leccare. L’invenzione è attribuita a Homei Miyashita, docente della Meiji University. È lo stesso responsabile del progetto a spiegare perché un dispositivo di questo genere potrebbe trovare spazio sul mercato, soprattutto nell’era delle limitazioni imposte da COVID-19.

L’obiettivo è rendere possibile alle persone fare esperienza di qualcosa come mangiare in un ristorante dall’altra parte del mondo, anche stando a casa.

La versione commerciale di Taste the TV potrebbe essere messa in vendita a un prezzo di 100.000 yen, l’equivalente di circa 770 euro. Stando al suo inventore, potrebbe tornare utile anche per i corsi a distanza riservati a cuochi e sommelier.

Il tentativo di aggiungere la stimolazione di un terzo senso, oltre alla vista e all’udito, durante la fruizione di un contenuto televisivo o cinematografico non è cosa del tutto inedita. In sala ci ha provato nel 1981 il regista John Waters con la pellicola Polyster proiettata in Odorama: agli spettatori, all’ingresso, veniva consegnato un cartoncino con dieci piastrine da strofinare per emettere una fragranza (piacevole o meno) da annusare in momenti precisi del film. Ancor prima ci provò negli anni ’60 il produttore Mike Todd Jr. con il sistema Smell-O-Vision, emanando profumi direttamente dalle poltrone del pubblico. Nessuna delle due iniziative riscontrò il successo sperato.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
23 dic 2021
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