IBM e Apple a quanto pare stanno concentrando alcune delle loro risorse per la ricerca di soluzioni per migliorare l’attuale generazione di tastiere digitali: iPad e gli altri tablet, sia per le abitudini degli utenti che per le indecisioni conseguenti ad una digitazione non su supporto hardware ma su una parte di schermo touch screen, sono ancora relegate ad un utilizzo parziale per testi non troppo lunghi. Una situazione per cui si cercano contromisure.
Con la domanda di brevetto numero 20110157090 IBM ha chiesto all’Ufficio statunitense l’esclusiva su una tecnologia in grado di adattarsi “alla singola maniera di digitare di ogni utente”.
Quanto descritto dal brevetto IBM, insomma, adatta la tecnologia necessaria allo sviluppo delle tastiere digitali a un sistema di calibrazione della sua forma, in grado di apprendere a adattarsi alle posizioni assunte dall’utente, alla grandezza e alla sensibilità delle sue dita. Le consuete posizioni dei tasti potrebbero insomma variare, così come la loro grandezza rispetto agli altri.
Questo avviene dopo una serie di test preliminari a cui viene chiesto all’utente di sottoporsi, ma nella domanda di brevetto non viene riferito per quanto tempo proseguirà il periodo di adattamento della tastiera digitale.
Apple, invece, ha mostrato un brevetto relativo ad un prodotto non collegato a iOS e costituito di metallo, plastica e vetro: a supporto di una tastiera con tasti digitali, dovrebbe migliorare la capacità di comprensione dei tocchi degli utenti attraverso l’integrazione di un feedback aptico basato sulla
piezoelettricità e sulla rilevazione degli impulsi acustici.
Claudio Tamburrino