Roma – In un anno e con l’uso dei mezzi informatici più avanzati i ricercatori di un team svedese sono riusciti a superare anche il decimo ostacolo crittografico posto “a guardia” del più difficile concorso di decrittazione mai messo in piedi, The Cipher Challenge .
Il concorso si è basato su dieci codici di crittografia descritti dal celebre matematico Simon Singh nel suo “The Code Book”. Si andava da codici cifrati dell’antica Grecia a quelli della tedesca Enigma fino a quelli più moderni, a 512 bit. Ora anche l’ultimo “baluardo”, quello più “tecnologico”, è stato superato. Il team svedese ha superato il codice che viene utilizzato ai più alti livelli di sicurezza, per esempio nell’internet banking.
Come molti sanno, The Code Book racconta la storia della crittografia dall’antico Egitto ad oggi. Un libro nel quale vengono illustrati i motivi per i quali i codici sono stati inventati, chi è riuscito a superarli, quale impatto hanno avuto nelle società in cui sono stati introdotti. Alla fine del libro si trova The Cipher Challenge, ovvero dieci diversi messaggi crittati utilizzando diversi codici e cifrature. Ogni messaggio contiene una parola codificata. Stando al libro, il primo che avesse superato tutti i codici e inviato le dieci parole si sarebbe aggiudicato 10mila sterline.
L’ultimo ostacolo posto a guardia del concorso è dunque stato superato dal team composto da Fredrik Almgren, Gunnar Andersson, Torbjörn Granlund, Lars Ivansson e Staffan Ulfberg, tutti residenti a Stoccolma. Singh, che ha appena consegnato al team il premio, ha spiegato che “è stato craccato il più complesso codice cifrato”.
Va detto che Singh ha impiegato due anni per mettere insieme quei codici lavorando assieme a Paul Leyland, già operativo in Microsoft a Cambridge.
Almgren ha invece affermato che vincere è stata durissima e che più volte lui e il team da lui guidato sono stati sul punto di lasciar perdere. Alla BBC Radio ha affermato che “i primi passi erano molto semplici ma ad un certo punto non riuscivamo a superare l’ottavo codice. Quando siamo arrivati al decimo è diventata una questione di matematica avanzata e di algoritmi così difficili che non posso dire di averli compresi a fondo io stesso”.