Di recente abbiamo fatto spesa in uno degli store Amazon GO, a San Francisco (il video è visibile più avanti nell’articolo). Un negozio in cui non esistono casse: si entra, si mettono i prodotti scelti nel sacchetto e si esce. Tutto ciò che bisogna fare è effettuare la scansione di un codice QR visualizzato dall’applicazione attraverso un lettore posizionato all’ingresso. Il pagamento avviene in modo del tutto automatico, con addebito sul proprio account Amazon, grazie a un complesso sistema di videocamere e sensori che monitora gli spostamenti e le azioni compiute tra gli scaffali.
Amazon GO anche per cinema e stadi?
Il colosso dell’e-commerce potrebbe presto concedere la tecnologia in licenza a realtà di terze parti. Giunge oggi un’indiscrezione a proposito della sua possibile implementazione all’interno dei cinema della catena Regal Theatres e negli stadi della Major League Baseball. Sarebbero state avviate trattative anche per integrare il sistema in alcuni negozi degli aeroporti. Considerando come il funzionamento di uno store Amazon GO sia basato sull’infrastruttura AWS, così facendo il gruppo di Jeff Bezos amplierebbe ulteriormente il raggio d’azione del proprio business legato al cloud.
Al momento sono 16 i negozi senza casse allestiti dall’azienda, in quattro città degli Stati Uniti: la già citata San Francisco, New York, Chicago e ovviamente Seattle. Il numero è destinato a salire vertiginosamente entro i prossimi anni: secondo Bloomberg arriverà a superare quota 3.000 alla fine del 2021.
Un possibile ostacolo alla diffusione è quello legato al fatto che alcuni stati si sono schierati apertamente contro la tecnologia: Il New Jersey ha deciso di recente di metterli al bando poiché impedire il pagamento in contanti costituirebbe un comportamento discriminante nei confronti di chi non è in possesso di una carta di credito, mentre nel Massachusetts il divieto è in vigore fin dagli anni ’70, immaginiamo per ragioni di natura differente.