Lo scorso anno la presentazione dell’iniziativa e l’invio delle domande per l’ammissione, a dicembre l’intervento del Ministro sul tema nella cornice Matera. Oggi il programma di supporto alle Tecnologie Emergenti compie un ulteriore passo in avanti con la firma presso il MISE delle convenzioni che danno vita ai sei progetti finanziati con oltre 4 milioni di euro.
Tecnologie Emergenti: firmate le convenzioni
A proporli sono stati Comune di Catanzaro, Università di Cagliari, Università di Cassino, Politecnico di Bari, Agenzia per l’Italia Digitale e SIAE. In comune hanno l’obiettivo di sfruttare il 5G per applicazioni ad alto tasso di innovazione facendo leva su sistemi come intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things. Questo il commento di Mirella Liuzzi, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico.
Dopo la firma della prima Casa delle Tecnologie di Matera, prosegue il lavoro del MISE per la promozione delle tecnologie emergenti, questa volta con il coinvolgimento di importanti soggetti pubblici che hanno fornito valide soluzioni all’insegna dell’innovazione tecnologica, con un particolare focus su rilancio dei territori svantaggiati, sostenibilità e replicabilità dei risultati.
Basandosi sulle potenzialità dei network 5G sarà possibile dar vita a una forma di mobilità più sostenibile (ad esempio ottimizzando la gestione del traffico), valorizzare i beni e le attività culturali, erogare efficacemente servizi destinati alla cittadinanza e così via. Prosegue Liuzzi.
Puntiamo a valorizzare i progetti vincitori del bando, incoraggiando le comunità all’adozione di forme innovative di sviluppo per giungere alla creazione di nuovi servizi in settori strategici per l’economia del Paese e il benessere dei cittadini.
Il Ministero dello Sviluppo Economico stabilisce che tutti i progetti finanziati nell’ambito dell’iniziativa per il supporto alle Tecnologie Emergenti dovranno essere “immediatamente cantierabili e realizzati per permettere la crescita complessiva dei territori”.