Roma – Tele2 continua l’assalto alla telefonia urbana per rosicchiare anche in Italia nuove porzioni di mercato ai competitor, Telecom Italia in testa, in un momento in cui la concorrenza si fa più aspra.
In una nota, l’azienda ha specificato che i propri servizi sulle chiamate urbane sono ormai disponibili non più solo a Roma e Milano, da dove è partita “l’offensiva” di Tele2, ma anche a Modena, Parma e Reggio Emilia. Altri comuni già serviti sono: Como, Busto, Varese, Seregno, Monza, Pavia, Venezia, Padova, Vicenza, Bergamo, Bologna e Treviso.
Le tariffe applicate dalla compagnia alle chiamate urbane sono suddivise in due fasce orarie. La tariffa in ora di punta va dalle 8 alle 18,30, dal lunedì al venerdì e prevede un costo di 30 lire al minuto (Iva compresa) più scatto alla risposta di 120 lire (Iva compresa). In tutti gli altri orari il costo è di 17 lire al minuto, Iva compresa, con lo stesso costo dello scatto alla risposta.
Le stesse fasce orarie sono previste per le interurbane, dove lo scatto alla risposta costa però il doppio e le tariffe salgono a 88 lire al minuto in fascia alta e 44 lire in fascia bassa (Iva inclusa).
L’ampliamento della rete servita da Tele2 è necessaria al carrier per migliorare la propria posizione in un settore, quello delle urbane, strategico per la fornitura di servizi a valore aggiunto all’utenza domestica. Andrea Filippetti, amministratore delegato della divisione italiana di Tele2, ha sottolineato che entro il 2001 Tele2 dovrebbe essere ormai disponibile per le urbane su quasi tutto il territorio nazionale e ha sottolineato: “I nostri prezzi sono i più bassi del mercato e i consumatori possono rendersene conto personalmente confrontandoli con quelli degli altri operatori”.