Roma – Alcune grandi menti di Manchester stanno pensando di tenere sotto controllo di telecamere a circuito chiuso gli alunni delle scuole locali. E, contestualmente, di tenere d’occhio gli insegnanti.
Questa è la direzione intrapresa dal Consiglio comunale di Manchester che ha chiesto al Governo i fondi per installare telecamere di controllo e vigilanza all’interno delle aule di cinque scuole locali. L’idea emersa dal dibattito in Consiglio, così come riportata dalla BBC, è che in questo modo le autorità scolastiche potranno dimostrare ai genitori degli alunni più vivaci quello che combinano tra le pareti delle aule: sarebbero addirittura molti i genitori che non credono a quanto riferito dagli insegnanti.
Un provvedimento del genere è naturalmente destinato a sollevare non poca attenzione dentro e fuori la Gran Bretagna. Secondo Mick Waters, assessore scolastico di Manchester, il Consiglio con la sua decisione intende dare risposte educative per quell’1 per cento di alunni che con la mancanza di rispetto per gli altri studenti e gli insegnanti di fatto ha un comportamento definito “distruttivo”. Non si tratterebbe, dunque, di dare una mano a quegli insegnanti che non ce la fanno a mantenere la disciplina nelle proprie classi….
Il progetto è coinvolgere il più possibile i genitori nel processo educativo e far sì che possano essere eseguiti interventi sugli alunni a scuola che abbiano però un corrispettivo in omogenei interventi in famiglia.
Inutilmente qualche esponente sindacale ha fatto notare che gli insegnanti si sentirebbero spiati e non si troverebbero a loro agio, parlando poi esplicitamente di una situazione orwelliana. Altri ribattono che l’utilizzo delle registrazioni video in classe è ormai necessario, e questo anche se con i dindi delle telecamere si potrebbero mettere in piedi corsi appositi per gli alunni più difficili. Un responsabile del progetto si è addirittura sentito in dovere di dichiarare che al momento non vi sono piani per portare le immagini su internet.