Telecom Italia ha presentato il bilancio per il 2009 che, malgrado la questione Sparkle in sospeso e il calo rispetto al 2008, ha superato le aspettative della Borsa che ha così ben accolto la performance della telco.
Avendo dovuto rinunciare a oltre 500 milioni di euro accantonati a fondo rischio per la controllata Sparkle , l’unità sotto inchiesta per frode fiscale e motivo per cui il rendiconto era stato rimandato, a registrare le maggiori perdite è la sezione italiana dell’azienda, che costituisce peraltro il core business.
Per il resto la questione Sparkle avrà, secondo quanto dichiarato dell’AD Bernabè, un impatto limitato sul bilancio 2009 (di circa 10 milioni), mentre è il 2010 l’anno in cui si vedrà l’effettivo influsso economico sull’azienda. Sulla vicenda l’AD telecom ha peraltro confermato che il CdA di Sparkle ha intenzione di inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea l’ azione di responsabilità contro l’ex ad Stefano Mazzitelli.
Complessivamente Telecom ha registrato un utile di 1,59 miliardi, in calo rispetto ai 2,178 nel 2008, e l’AD ha annunciato un dividendo di 5 centesimi di euro per azioni ordinarie e 6,1 per le risparmio. Le entrate pari a 27 miliardi rappresentano un meno 6,3 per cento rispetto al 2008 , che arriva a meno 27 se si prende esclusivamente in considerazione il mercato italiano su cui pesa la vicenda Sparkle.
A mettere sotto pressione la telco è la maggiore competizione e il peso dei debiti, per cui l’amministrazione si sta concentrando sul taglio dei costi. Dopo la vendita di Hansenet, Telecom Italia si starebbe inoltre preparando alla cessione della controllata Telecom Argentina : Secondo quanto dichiarato dall’Ad del gruppo l’operazione di dismissione dovrebbe avvenire “abbastanza presto”.
Per il nuovo anno Bernabè ha inoltre promesso un ulteriore riduzione del debito con conseguente aumento dei dividenti (dello 0,05 per cento): “L’efficace gestione del capitale di esercizio e degli oneri finanziari e l’andamento del free cash flow – ha spiegato – consentirà di ridurre il debito di 5 miliardi. Debito che al 2012 sarà inferiore a 28 miliardi”.
Tuttavia le previsioni aziendali per il periodo 2010-2012 sono in ribasso rispetto alle precedenti, attendendo adesso l’1 per cento. Sempre per il 2010 per le vendite è atteso un calo tra il 2 e il 3 per cento .
Nonostante queste previsioni i risultati sono stati superiori alle aspettative , tanto che la Borsa di Milano ha premiato il titolo che ha chiuso a più 1,19 per cento.
Per il futuro, oltre alla riduzione delle spese, si punta forte sul mercato italiano (dove si possono recuperare quote di mercato) e su quello brasiliano dove si intende continuare la crescita. “Ridurre i costi operativi e migliorare i servizi ai nostri clienti – ha spiegato Bernabè – e i risultati arriveranno, anche se per invertire la tendenza dei ricavi dobbiamo espandere la base dei clienti”
La presentazione del bilancio è coincisa con alcune novità anche per quanto riguarda l’indagine che vede coinvolto Carlo Buora , in qualità di ex legale rappresentante di Telecom e firmatario delle dichiarazioni dei redditi e dell’Iva nel 2003-2006, e il tuttora responsabile fiscale dell’azienda telefonica Roberto Moro : in due distinti “avvisi di chiusura indagini e deposito degli atti” si vedono contestare l’ipotesi di frode fiscale per “avere indicato, allo scopo di evadere le imposte, elementi passivi fittizi che comportavano evasione dei redditi” per un miliardo e 67 milioni di euro nel 2003, e per 535 milioni di euro sia nel 2004 sia nel 2006, ma anche per evasione dell’Iva per 12 milioni di euro nel 2003 e 11 milioni nel 2005.
In tali procedimenti, tuttavia , Telecom Italia non è coinvolta in quanto, si legge in un comunicato aziendale, “tali ipotesi di reato non implicano la responsabilità amministrativa della società”.
Claudio Tamburrino