Quello di recente lanciato da Franco Bernabè sembra quasi un diktat. Telecom Italia deve “cambiare pelle”, trasformarsi da semplice operatore di telecomunicazione a vero e proprio fornitore di servizi . Ad alimentare questa radicale metamorfosi, la strategia annunciata che ha partorito Nuvola Italiana .
Ovvero la nuova piattaforma in the cloud di Telecom Italia, “che consente a imprese e Pubblica Amministrazione la virtualizzazione di infrastrutture e applicazioni IT, in un modello di servizio a supporto di una maggiore competitività in termini di costi, innovazione e sostenibilità”.
Così un comunicato stampa apparso sul sito dell’operatore del Belpaese, che cercherà dunque di abbinare ai tradizionali servizi di connettività la possibilità di usufruire di infrastrutture e servizi in modalità on demand e pay per use . Nuvola Italiana sfrutterà le risorse tecnologiche del Gruppo Telecom Italia, tra cui otto data center presenti su tutto il territorio nazionale.
Le varie aziende avranno in sostanza la facoltà di spostare in Rete le proprie infrastrutture, per poi richiederle a seconda dei bisogni operativi. Un modo, si prospetta, per evitare costi di gestione onerosi.
“Il business delle telecomunicazioni vedeva un’identità tra strutture e servizi – ha spiegato l’AD di Telecom Italia Franco Bernabé – Ora i servizi vengono erogati in grande misura da chi non è operatore di telecomunicazioni. Si vuole ridurre il nostro ruolo a pipe , a un tubo. E al sostantivo pipe è generalmente associato l’aggettivo dumb , stupido, ottuso”.
In altre parole, Telecom Italia non vuole affatto limitarsi a fare il semplice carrier. “Dobbiamo offrire servizi supportati dalla banda – ha aggiunto Bernabé – Oltre alla connettività dobbiamo vendere servizi”.
Obiettivo primario dell’operatore, conquistare una fetta più che consistente del mercato dei servizi IT managed erogati in the cloud , il cui valore nel 2012 è stimato in circa 300 milioni di euro . Telecom Italia prevede di accaparrarsi tra il 20 e il 25 per cento di questo stesso settore.
Mauro Vecchio